Lo stop del calcio dilettantistico proseguirà di fatto ben oltre il 24 novembre, il presidente dell’Asd Ragusa Calcio Giacomo Puma: “Serve un piano di aiuti oppure si rischia di scomparire”

“A questo punto si rischia di fare scomparire seriamente il calcio dilettantistico. E non lo diciamo solo noi operatori del settore ma lo affermano commentatori e personaggi di spicco del pallone a livello nazionale i quali si sono resi conto che, proseguendo il blocco, di questo umile e al contempo magico mondo che ha consentito a tanti campioni di spiccare il volo verso i palcoscenici che contano resterà poco o nulla”.

E’ l’amaro commento che arriva dal presidente dell’Asd Ragusa Calcio 1949, Giacomo Puma, dopo essersi reso conto che, di fatto, la sospensione dei tornei, in questo caso quello di Eccellenza girone B, proseguirà ben oltre il 24 novembre, così come era stato prestabilito in un primo momento. “A questo punto – prosegue Puma – visto che nessuno ha pensato a noi, chiediamo che lo Stato e la Lega ci sovvenzionino. Abbiamo iniziato in condizioni precarie, senza pubblico che per noi significava un minimo di incassi.

Abbiamo rispettato tutti i protocolli sanitari, tutte le regole anticontagio. Abbiamo seguito in maniera pedissequa tutte le indicazioni che ci erano state fornite per evitare contagi quando è stato il momento di fare entrare il pubblico negli stadi. E, adesso, ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano. No, non è possibile. Non meritiamo di essere trattati in questo modo. Sollecitiamo attenzione ma soprattutto ristori.

E’ indispensabile potere puntare alla creazione di un piano d’emergenza che consenta a tutte le società di tirare un sospiro di sollievo e di programmare la possibilità di rimborsare, almeno in parte, i calciatori sotto contratto. Ritengo che la pazienza di attendere tempi migliori sia finita da un pezzo. Ora ci vogliono risposte concrete prima che l’intero movimento dilettantistico possa naufragare”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it