LITI E DISCORDIE INTERNE AL PARTITO

Si è riunita lunedì scorso l’assemblea regionale del Partito Democratico siciliano. 
I componenti dell’assemblea iscritti nel circolo “Pippo Tumino” di Ragusa, Gianni Lauretta, Eliana Cavalieri, Mariuccia Licitra e Nanny Frasca, sono stati promotori e primi firmatari di un ordine del giorno sottoscritto poi da diverse decine di componenti dell’assemblea e votato all’unanimità. 

 

L’ordine del giorno recita: “Premesso che: il Pd siciliano e i territori vivono un periodo molto critico per la disaffezione dei cittadini verso la politica; i territori vivono un periodo di forti fratture prima che con gli elettori, con i propri dirigenti per le frequenti liti interne; i dirigenti, in diversi casi, vivono la militanza per attaccare i componenti del loro stesso partito o per difendersi da essi, non facendo più politica al servizio dei problemi dei cittadini; nei territori queste liti interne stanno facendo crollare iscritti e consensi, specialmente nei comuni come Ragusa amministrati dai 5 stelle. Tutto ciò premesso: fanno voti affinché la segreteria regionale si impegni ancora di più alla risoluzione dei problemi interni, valorizzando sempre di più tutte le risorse presenti nel partito e fuori, senza mortificare o escludere nessuno. Per il bene del Pd e della buona politica al servizio dei cittadini”.

Lo stesso odg, poi, è stato ripreso anche dal segretario regionale Fausto Raciti, il quale, nel suo intervento finale, ha ribadito quanto sia un tema centrale per il partito, a partire dai territori, smettere di litigare al proprio interno, facendo sì che l’impegno di tutti i democratici sia quello di rimettere al centro dell’azione politica i temi cari alla vita dei siciliani.

Dopo l’importante risultato ottenuto dagli iscritti del circolo “Pippo Tumino”, adesso tutto il Pd siciliano è impegnato verso la strada della composizione delle liti interne che poco interessano ai nostri iscritti ed elettori, strada che deve portare la nostra azione politica verso l’unità, evitando lotte intestine utili solo a farci apparire sempre più divisi e autoreferenziali, mentre il senso della politica va nel senso opposto, cioè occuparsi e cercare una soluzione ai sempre più gravi e diffusi problemi presenti nelle singole realtà.

 

 

 

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