L’isola che c’è fa litigare Ascom e Sindaco a Modica

E’ ufficiale. Aumenta a dismisura la distanza tra l’Associazione commercianti di Modica e l’amministrazione comunale.

Il motivo del contendere la zona a traffico limitato a Marina di Modica proprio nell’unico  tratto di strada in cui insistono i pochi commercianti del centro rivierasco.

Attraverso il suo profilo Facebook il Presidente  dei commercianti, Giorgio Moncada, sbotta e scrive una lunga nota con la quale chiede scusa ai colleghi.

L’idea, sostiene, era  ‘rivoluzionaria’ vale a dire  programmare ci concerto con l’amministrazione comunale,  la stagione estiva

“Oggi, amaramente, devo constatare, scrive Moncada,  di avervi solo fatto perdere del tempo, ostinandomi nel dire che solo PROGRAMMANDO, si può ottenere SUCCESSO. Ci avete reso più forti come associazione partecipando TUTTI in quello che è stato un momento di crescita per l’intera collettività. Ho presente ancora oggi, gli occhi increduli di chi, vedendoci INSIEME, ci ha fatto i complimenti rimarcando -e noi ne siamo stati orgogliosi- il fatto che, per la prima volta, TUTTI I COMMERCIANTI DI MARINA DI MODICA erano seduti attorno lo stesso tavolo a parlare di futuro. Ci abbiamo creduto!
Abbiamo creduto che due, autorevoli, assessori, di cui uno delegato dal Sindaco alla frazione marinara, peraltro sempre presente con puntualità e serietà, ed un consigliere comunale –stimato e preparato professionista, riconosciuto, anche da tutti, anche lui, come seria persona- fossero garanzia di quel tavolo. Invece…
La calura estiva, però, ha sciolto tutto…
Con un’azione che non voglio definire in alcun modo per il RISPETTO che, nonostante tutto, nutro per le ISTITUZIONI, il 15 luglio qualcuno ha fatto ‘inversione a U’. E così, di colpo, ha azzerato tutto quanto fin li fatto di buono… e la colpa non è certamente nostra! Noi tutti, commercianti, artigiani, albergatori, abbiamo mantenuto la parola data, concordata e condivisa. QUALCUN ALTRO NO!!!
Senza sentire il bisogno di rispettare gli impegni presi, ha stravolto il percorso iniziato. Avrà sicuramente delle ragioni ma noi non siamo riusciti a comprenderle. Consoliamoci almeno col fatto che non le abbia comprese neppure l’assessore presente a quell’incontro, fautore del percorso iniziato insieme…”

E se da un canto il Presidente Moncada non le manda a dire al primo cittadino, pur non citandolo, e dando la stura a numerosissimi commenti provenienti soprattutto da suoi detrattori, dall’altra lo stesso Sindaco difende la scelta dell’isola pedonale in Corso Mediterraneo, ritenendola una scelta di civiltà ed allo stesso tempo  indicandola come l’attuazione concreta proprio di ciò che i commercianti di concerto con l’amministrazione, nel corso delle “famigerate  e armoniose riunioni di condivisione”, avevano deciso.

Sino a qui la cronaca dei fatti. Epurandola dalle polemiche però ci pare d’obbligo aggiungere una considerazione.

Concertata o meno, l’istituzione di una isola pedonale, che purtroppo viene vista sempre come il demonio fatto persona dai commercianti, soprattutto quelli più anziani, è sempre un gesto di grande  rispetto dei luoghi e delle persone, che siano essi residenti o turisti.

La pensa così la stessa associazione commercianti di Modica, o meglio la parte più illuminata di essa, che attraverso lo stesso Presidente Moncada, aveva chiesto nei mesi scorsi, l’istituzione di una isola pedonale lungo tutto il tratto di Corso Umberto a Modica.

E allora che la si faccia questa isola pedonale  partendo da Marina di Modica  anche se la stessa dovesse passare per un atto di arroganza da parte del Sindaco. Ci auguriamo che siano sempre così i suoi atti di arroganza.

E dopo Marina di Modica ci attendiamo anche quella al Corso Umberto perché condividiamo a pieno le perplessità del Presidente Moncada  che, con buona pace di tutti,  conclude la sua nota social così:

“perché il bambino di Marina di Modica deve poter mangiare il gelato in tranquillità mentre lo stesso trattamento non è riservato al bambino di corso Umberto? Questo dubbio ritorna in mente a me come agli atri 53 operatori commerciali a cui è stato riservata una risposta diametralmente opposta all’azione portata avanti su Marina di Modica”.

 

 

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