L’insopportabile speculazione dei no vax anche per la morte di David Sassoli

La notizia della morte di David Sassoli, 65 anni, già presidente del parlamento europeo, giornalista, volto notissimo del TG1, avrebbe dovuto causare solo dolore, sgomento e rispetto.

E invece, come accade ormai quasi ogni giorno, alla notizia di persone morte, note e meno note, le teorie complottiste dei no vax si fanno subito sentire. E’ colpa del covid. No, è colpa del vaccino. Come se all’interno degli ospedali vi fosse qualcuno che ha letto la cartella clinica di chi purtroppo muore giovane.

Innanzittutto, ricordiamo a tutto il mondo che le malattie, al di la del covid e dei vaccini, sono sempre esistite e la gente è morta giovane anche prima del covid. Sassoli, come purtroppo sono stati costretti a scrivere i familiari e chi gli era vicino, è morto a causa di una grave polmonite dovuta al batterio della Legionella, che lo aveva costretto a interrompere la sua attività politica da settembre all’inizio di novembre.

Sappiamo che è inutile spiegare a chi è convinto che tutta l’informazione sia manipolata (ma da chi?), o al servizio dei poteri forti (Quali?) che purtroppo la realtà, spesso, è quella che è davanti ai nostri occhi: brutta, cruda, e insopportabile. E che spesso dietro alle morti non c’è nessun complotto, nessun vaccino mutante, nessuna complicanza dovuta a sperimentazioni. E’ solo la triste realtà che tutti noi dovremmo accettare: la gente muore, al di la del covid.

Abbiate tutti, dunque, rispetto per un grande giornalista ed europeista che ci ha lasciati troppo presto, una persona che si è sempre contraddistinta per signorilità e per intelligenza. Che ha sempre creduto nel buon senso e nella scienza. Non merita di finire al centro di complotti ridicoli.

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