LIBIA: IL KARAKIRI DELL’OCCIDENTE E LE PRIMAVERE DEMOCRATICHE DEI TALEBANI

Riceviamo e pubblichiamo un interessante riflessione sulla questione libica e più in generale sugli interessi che si nascondono dietro i rapporti delle grandi potenze mondiali:

«Nonostante il tracollo occidentale sia ormai evidente a tutti ci si ostina ancora a voler contagiare il resto del pianeta con il suo male.

L’Occidente, accecato dall’avidità, continua tralasciare persino la già nota ombra che oscura ogni nazione musulmana ( l’integralismo , nemico numero uno dell’occidente e della cristianità ), destabilizzando a priori quelle che, con l’accattivante espressione di “ primavere democratiche “, hanno inventato una guerra vera in un paese straniero fino a ieri amico ( anche l’Italia di Prodi,gli USA,la Francia … ); la sua strategia è quella di diffondere il pensiero “che hanno proprio sbagliato stagione” , con l’aggravante di aver diffuso illusioni devastanti alla gioventù sempre e dovunque pronta ai gratuiti richiami di libertà , lavoro per tutti e democrazia ( che Internet invece favorisce dagli studenti incendiari di Roma agli “Indignados” della Spagna, ove però i Papaboys, pur toccati dalle stesse problematiche giovanili hanno esposto tali problematiche in maniera composta e responsabile… ) .

La “primavera libica“ si è subito trasformata in un apocalittico inverno con tanti tuoni e fulmini, in primis Al Qaeda che adesso riaffiora ovunque ,( vedi : Egitto – Israele ; Afganistan ed Iraq anche dopo la supposta scomparsa di Bin Laden , Somalia,Nigeria ect…… ); ma gli avidi della “ santa alleanza “ ( si fa per dire ) sostenuti dai media di rinomata faziosità, sperano ancora in un congruo bottino , non calcolando che il vuoto di potere anarchico provocherà gravi dissidi tra le varie tribù pretendenti la successione, e che si dovranno ricostruire le macerie inventate da una guerra inventata e in più resuscitare le vittime civili delle “bombe umanitarie” .

Ora si scopre che negli arsenali del sanguinario Rais ci sono ancora intatti circa 20.000 missili terra – aria , sappiamo della liberazione del peschereccio dell’Asso 22 , del rilascio dei 4 giornalisti italiani etc, allora personalmente credo che un vero tiranno , a cui l’intero mondo occidentale ha dichiarato unilateralmente la guerra e vede la sua terra straziata da ex-amici , avrebbe cercato di dissetarsi con il loro sangue ma così non è stato.

Le “grandi” democrazie in coma invece di curarsi, continuano ad allargare il loro virus (Morale, economico e legislativo), ricorrendo con la loro ipocrita ideologia ormai guerrafondaia (in Italia il via è partito dal nostro pacifico presidente Napolitano e dalle sinistre “pacifiste”, a cui inspiegabilmente il nostro governo s’è accodato) ad un’inedita maniera di sparare strane “guerre umanitarie”unilaterali , prima solo con raid di ricognizione, poi con micidiali  bombardamenti; ora si è addirittura stabilito (cosa del tutto da scartare prima perché fuori senso e poi  addirittura in difformità della risoluzione ONU) che la tigre in difficoltà contro il topolino  impiegherà anche forze militari terrestri (senza l’uso di atomiche?).

Sembra di essere ritornati al West dei fuorilegge o a Gengis Khan con le sue orde sterminate o ad ogni epoca di oscurantismo giuridico».

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