LIBERTA’ DI STAMPA NON SIGNIFICA INVADERE, INQUINANDOLO, IL COMUNICATO DIFFUSO DA UN PARTITO

Le redazioni giornalistiche ricevono decine di comunicati stampa. Ogni giorno. Tutti i giorni. Senza obbligo alcuno di pubblicarli. Ma, un volta selezionati, non hanno alcun diritto di modificarli. Anche solo parzialmente. Per una questione di deontologia professionale. Ampia libertà di opinione, giudizio e commento riservano i giornali online ai lettori. Che possono esprimersi liberamente ed anche anonimamente. Anche se, a nostro parere, l’anonimato, dal punto di vista della libertà di pensiero, stride parecchio con il principio di onestà intellettuale.  Ad ogni modo, il problema è un altro. E riguarda, per l’appunto, il “diritto” del redattore di una testata giornalistica di commentare un comunicato stampa “ufficiale”, entrando nel merito. Su questo non siamo per niente d’accordo. Leggiamo ogni giorno decine di comunicati. Pubblicati integralmente. Il redattore può certamente estrapolare l’argomento sollevato, farlo suo ed esprimere tutto quello che pensa. Con articolo a suo nome da scrivere a parte. Lo stesso giorno, l’indomani, quando gli aggrada. Ma non ha alcun diritto di interferire sul contenuto di un  documento “ufficiale”, diramato con tanto di firma. Se è impensabile, tanto per fare un esempio, modificare o correggere anche parzialmente una nota della Procura della Repubblica, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Capitaneria di porto, perché mai, invece, si dovrebbe poter mettere mano nel contenuto di un comunicato politico? Simpatie o antipatie nei riguardi di un personaggio piuttosto che di un altro vano messe da parte. Diversamente si viola il principio più volte impropriamente invocato della libertà di stampa. Che non è libertà di agire in modo scorretto. La libertà si conquista sul campo. Avendo rispetto per quella degli altri.

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Sembra inutile dire che Ragusa Oggi condivide totalmente il pensiero, lineare, puntuale , giuridicamente inoppugnabile colto, coltissimo di Michele Giardina che fa suo in tutti i suoi redattori. Quando il giornalista vuole esprimere le sue idee su un fatto qualsiasi mette il punto,(o più punti) e si inserisce nel dialogo fimando possibilmente per estreso le sue considerazioni ovvero scrive un altro articolo. Come del resto facciamo sempre noi.

Franco Portelli

 

 

 

 

 

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