Nella settimana tra il 22 e il 28 maggio, in Sicilia, sono stati 610 i casi di contagio da Covid-19, con un notevole aumento percentuale rispetto ai sette giorni precedenti, pari a +118,64%, e un’incidenza media di 13 nuovi positivi ogni 100 mila abitanti. I dati sono contenuti nel bollettino settimanale redatto dal Dasoe, il […]
L’ex sindaco Piccitto rifiuta la candidatura alle Europee e sul Movimento 5 Stelle dice: “Non si vede ancora la luce in fondo al tunnel”
26 Mar 2019 09:29
L’ex sindaco Federico Piccitto, il primo esponente cinquestelle ad essere eletto in Sicilia per questo ruolo, adesso libero da cariche amministrative e politiche, dopo i cinque anni trascorsi al Comune di Ragusa, era stato indicato come possibile candidato del M5s per un posto a Bruxelles. L’ex primo cittadino, però, si è autosospeso dalla competizione.
Ecco perché: «Non ho presentato la candidatura online per le europee», ha detto Piccitto a Ragusah24. «Nel movimento non c’è stato alcun dibattito, e di conseguenza nessuna idea concreta, su come riformare l’Unione europea e sul ruolo dell’Italia in questo processo».
«I territori, i gruppi e gli amministratori locali sono stati progressivamente dimenticati e abbandonati», ha proseguito l’ex sindaco. «Non ci si può aprire alla società civile se nel movimento, molto spesso, non si riesce a trattenere le tante persone in gamba che sono una risorsa importante della quale si è fatto a meno con leggerezza. Non si possono seguire costantemente Salvini e la Lega su tematiche che non sono quelle del movimento. È un giocare al ribasso».
Pochi giorni fa, Stefano Martorana, assessore con Piccitto a Ragusa, ha lasciato il M5s accusandolo di aver «abbandonato i princìpi fondamentali che l’avevano ispirato». L’ex vicesindaco Massimo Iannucci ha pure lui lasciato il Movimento 5 Stelle per salire sul carro della Lega a Ragusa mentre l’ex presidente del Consiglio comunale, Antonio Tringali, è rimasto nel movimento e attualmente è consigliere comunale a Ragusa.
Piccitto non uscirà dal movimento. Anche lui, però, fatica a riconoscersi nel soggetto politico che oggi è a Palazzo Chigi. «È una situazione che mi pesa molto», ha aggiunto il grillino. «Anche negli ultimi mesi ho investito parecchio del mio tempo e delle mie energie per il movimento, ma la stanchezza comincia ad affiorare e non si vede ancora la luce in fondo al tunnel».