LETTERA APERTA AI SINDACI DI RAGUSA E DI SANTA CROCE CAMERINA

Arriva stamane in redazione la lettera aperta del Cav. Uff. Giovani Giudice, rivolta ai sindaci dei comuni di Ragusa, Federico Piccitto, e di Santa Croce Camerina, Franca   Iurato.

La lettera di un cittadino preoccupato per le condizioni in cui verte la vicina Punta Braccetto, località marinara della provincia di Ragusa sulla costa del Mediterraneo, posta a est del golfo di Gela. La maggior parte dell’abitato si trova nel comune di Ragusa mentre la zona sud ricade nel comune di Santa Croce Camerina.

“Approfitto dell’efficace mezzo offerto dai media per sottolineare pubblicamente un problema storico tuttora irrisolto e che ancora oggi costituisce  un ‘avvilente realtà  per gli abitanti di Punta Braccetto, territorio di proprietà dei due Comuni da Voi amministrati”.

Inizia così l’epistola e continua con una intensa digressione in cui Giudice mette tutta la sua passionale difesa di un territorio che, come si può apprendere dalle righe, ama oltremisura.

“Ancora negli anni cinquanta a Punta Braccetto era possibile apprezzare lo splendore delle spiagge e il profumo delicato dei gigli che impreziosivano le dune sabbiose ed io, ancora  ragazzino, d’estate dedicavo parte del mio tempo a prendere i pesciolini lungo la scogliera di Rocca dei Tramonti.

Allora le poche case abitate dai locali si contavano sulle dita di una mano e ognuna di esse aveva il suo pozzo artesiano di acqua che pur essendo salmastra non era inquinata.

Oggi dopo più di mezzo secolo Punta Braccetto è completamente cambiata, le costruzioni sono cresciute in maniera esponenziale e la campagna ha dovuto lasciare il posto al  cemento. Purtroppo però le infrastrutture, salvo qualche eccezione, sono rimaste le stesse, insufficienti e in balia di coloro che si sono sentiti autorizzati a integrare le deficienze istituzionali.

 

Fino al 2011 poco o quasi nulla è stato fatto  per adeguare quei servizi indispensabili in un Paese civile.

Ancora oggi a Punta Braccetto mancano (cito solo i due  più importanti e indispensabili, tralasciandone altri e non perché siano meno importanti):

1)     L’acqua potabile, il bene più prezioso che fino ad ora è un privilegio riservato solo alla zona di proprietà del Comune di  Santa Croce Camerina;

2)     La rete fognaria, la cui assenza ha incrementato per necessità l’abusivismo, tale da rendere le nostre spiagge sempre più inquinate, sporche  e insicure.                                                                                                                         

Bisogna ammettere che nel Giugno del 2012 un piccolo passo avanti è stato fatto.

Per il caparbio impegno di un gruppo di cittadini  e per la ferma volontà dei sindaci di allora, Nello Di Pasquale e Lucio Schembari, siamo riusciti  a far costruire il tratto del collettore principale dell’acqua potabile lungo tutta la Via Canalotti fino alla nuova piazzetta.

Addirittura i due Sindaci  per garantire la distribuzione fisica dell’acqua potabile a tutti gli utenti, il 2 agosto 2011 hanno firmato un protocollo d’intesa in cui sono state inserite persino le ore giornaliere di distribuzione e i relativi costi da attribuire ai cittadini.

Di quest’ avvenimento, importante per il territorio, nell’agosto del 2012  il Giornale di Sicilia ne diede ampio risalto.

Ciò nonostante, il cambio dei sindaci dei due Comuni e l’iter burocratico, hanno  lasciato

che il collettore dell’acqua restasse vuoto  e alla mercé della ruggine, vanificando così purtroppo le speranze di chi aveva creduto, dopo tanti anni, di poter finalmente ricevere l’acqua potabile anche nella zona del Comune di Ragusa.

In forza di tutto ciò, il 19 agosto 2013  allo scopo di riprendere in mano la situazione, abbiamo avuto  un incontro col Consigliere Fornaro e il tecnico Bonisi del Reparto idraulico del Comune di Ragusa.

Come “promemoria” e a Vostro beneficio, riporto qui di seguito il contenuto di quanto ho verbalizzato durante il predetto incontro:

 Con una copia del protocollo d’intesa firmato il 2 agosto 2011 dai due Sindaci di allora, il Sig. Bonisi ha precisato:

a) Di aver realizzato il collettore principale dell’acqua potabile dal punto di confine dei due Comuni fino alla nuova piazzetta, sulla base di un progetto esecutivo elaborato ad “hoc”.

b) Che l’accordo sottoscritto tra i due Sindaci  prevedeva di rendere operativa a breve la distribuzione fisica  dell’acqua potabile alle seguenti condizioni:    

 -Nel periodo dal 16 settembre al 14 giugno, durante la notte, l’acqua sarebbe stata 

  erogata per  novanta  minuti.  

-Nel periodo dal 15 giugno al 15 settembre, sempre durante la notte, l’acqua sarebbe stata  erogata per  tre ore.  

Inoltre per  tale servizio il Comune di Ragusa avrebbe:

 – applicato al cittadino di Punta Braccetto le tariffe previste dal proprio regolamento

 – riconosciuto al Comune di Santa Croce Camerina  2 euro per mc. più iva al 10%.

c) Il Tecnico ha precisato altresì che la pratica concernente la distribuzione dell’acqua è ancora aperta e quindi il Comune sarebbe in grado di completare la rete idrica senza incorrere in altri oneri  e senza necessità di altre delibere.

Tutto ciò premesso, mi appello al Vostro senso  civico e comprensione, per pregarVi caldamente  di voler : 

– rendere finalmente esecutivo il protocollo d’intesa sottoscritto il 2 agosto 2011 dai Vostri precedenti colleghi Sindaci, sempre che non ci siano dei motivi per screditarli.

Questo  porterebbe alla distribuzione dell’acqua prima della prossima estate, senza così dover vanificare gli investimenti già fatti col denaro pubblico.

– procedere, altresì, alla realizzazione dell’impianto fognario  per cui già esiste sia un progetto esecutivo che uno stanziamento economico  a livello Europeo, il quale, peraltro, avrebbe anche la capienza per i costi necessari a sanare la rete fognaria del Comune di Santa Croce Camerina, lasciata incompiuta.

Chiedo scusa per aver aggiunto ai vostri già numerosi impegni, l’ennesimo fardello, ma non potevo esimermi dal chiedere a Voi, rappresentanti delle Istituzioni, di concedere a tutti gli abitanti  di Punta Braccetto ciò che spetta loro di diritto.

Certo di una Vostra rassicurazione in merito, mi dichiaro a Vostra disposizione e  distintamente saluto (Giovanni Giudice).

L’acqua è un bene e un diritto primario rispetto alla quale niente può essere dato per scontato.

 

 

Melania Scrofani

 

 

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