L’Ema: non usare AstraZeneca con chi ha avuto la sindrome da perdita capillare

Il comitato per la sicurezza (Prac) dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha concluso che le persone che hanno precedentemente avuto la sindrome da perdita capillare non devono essere vaccinate con Vaxzevria, il vaccino anti Covid sviluppato da AstraZeneca.

Lo si apprende da Ema che ha spiegato che il comitato ha inoltre concluso che la sindrome da perdita capillare dovrebbe essere aggiunta alle informazioni sul prodotto come nuovo effetto collaterale del vaccino, insieme a un avvertimento per sensibilizzare gli operatori sanitari e i pazienti su questo rischio. La sindrome da perdita capillare e’ una condizione molto rara e grave che causa perdita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni (capillari), con conseguente gonfiore principalmente alle braccia e alle gambe, bassa pressione sanguigna, ispessimento del sangue e bassi livelli ematici di albumina (un’importante proteina).

Il comitato ha effettuato una revisione approfondita di sei casi di sindrome da perdita capillare in persone che avevano ricevuto Vaxzevria. La maggior parte dei casi si e’ verificata nelle donne ed entro quattro giorni dalla vaccinazione.

Tre delle persone colpite avevano una storia di sindrome da perdita capillare e uno di loro successivamente e’ morto. Al 27 maggio 2021, nell’Unione europea e nello Spazio economico europeo e nel Regno Unito erano state somministrate piu’ di 78 milioni di dosi di Vaxzevria. Il Prac continuera’ a monitorare i casi della condizione e intraprendera’ tutte le ulteriori azioni necessarie, ha spiegato Ema.

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