Legambiente denuncia il comune di Ragusa per la spiaggia di Canalotti

Preoccupante la pluralità di azioni poste in essere dentro i 150 metri dalla costa sui Canalotti (zona ad alta densità di costruzioni abusive) che rischiano di trasformare una delle più belle e suggestive zone della Sicilia, in
un luogo privato di fatto della spiaggia di Randello. Lo sostiene Legambiente Ragusa che ha presentato un esposto al Sindaco di Ragusa ed all’Autorità Giudiziaria del Capoluogo Ibleo in relazione ai lavori per la realizzazione di un’area di sosta privata all’interno dell’area vincolata.
Nell’esposto viene evidenziata la sequenza costante di illegittimità formali e sostanziali oltre l’inerzia nelle verifiche, che hanno prodotto una situazione di palese illegittimità ed oggettivamente favorito la realizzazione di una opera i cui i lavori non sarebbero mai dovuti iniziare.

A tal proposito, nell’esposto, si rammenta che i permessi di costruire, rilasciati in siti natura 2000, in assenza di VINCA, non possono essere sanati ex post , per cui il Comune di Ragusa, in nessun caso , avrebbe potuto, ne potrà esaminare la Valutazione di Incidenza e giungere ad un esito positivo tale da revocare la sospensione dell’efficacia del PdC rilasciato illegittimamente.

Sono state segnalate altre evidenti anomalie che hanno caratterizzato la vicenda amministrativa in oggetto, che unitamente a quelle sopra evidenziate fanno emergere, secondo Legambiente, un quadro preoccupante di illegittimità.
Nell’esposto, si fa richiesta urgente all’Amministrazione Comunale di Ragusa, di volere, senza ulteriore indugio, annullare in autotutela il PdC rilasciato, accertando le opere eseguite in totale difformità alle prescrizione dell’organo di tutela paesaggistica.
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, si richiede di perseguire i reati consumati

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