Le vie dei Tesori piacciono: oltre 110 mila visitatori totali. Scicli fra le città più visitate

Superate le quarantamila presenze in un weekend. Trascinate da Palermo, le città delle Vie dei Tesori non fermano la loro corsa: oltre centodiecimila nei primi tre weekend di festival. E ovunque, dai palazzi del centro storico ai castelli nelle province, si sono viste famiglie in coda, giovani pronti con la guida in mano, turisti stranieri felici per la app gratuita.

Ovunque visitatori felici di riappropriarsi dei siti, scoprirne di nuovi, salire sui campanili o partecipare alle passeggiate nei quartieri periferici. Palermo è stata e resta ancora pienissima nel terzo weekend delle Vie dei Tesori, l’ultimo per Carini e Cefalù, Alcamo, Ragusa e Scicli.

Si continua invece per altri due weekend a Palermo, Catania (con la barocca Acireale) e Mantova che chiude il suo primo weekend superando i mille visitatori. Dopo le due “capitane” la più visitata è Scicli: delicata, barocca, un merletto scolpito con sorpresa visto che per la prima volta Palazzo Bonelli Patanè con i suoi arredi d’epoca e i salotti sontuosi ha superato i luoghi del commissario Montalbano, quindi il set diventato museo all’interno del Comune.

Grande attenzione per la collezione del Gruppo di Scicli e le tele di Piero Guccione a Palazzo Spadaro e per l’antica Farmacia tra alambicchi, albarelli e vasi per i medicamenti (tra l’altro, anch’essa tra i siti ricostruiti della virtuale Vigata).

A Ragusa vanno sempre forti i palazzi sontuosi: il pubblico ha salito la scenografica scalinata per scoprire il tempo immobile di Palazzo Arezzo di Trifiletti che custodisce la memoria intatta di uno dei casati più antichi dell’intera Sicilia. Ma questo fine settimana non si son fatti scappare la salita al campanile di San Giovanni Battista: vista mozzafiato, e discese attraverso una particolarissima “veste” rococò.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it