Le tesi universitarie di giovani laureati da domani fino al 4 aprile. Saranno presentate nella sede della Fondazione Confeserfidi a Scicli

Sono lavori di fine percorso universitario che hanno un denominatore comune, la città di Scicli, la sua storia, le sue tradizioni, la sua cultura. Giovani, sciclitani tutti, che raccontano con l’iniziativa promossa da Confeserfidi “Tesi senza Antitesi”. Un ampio cartellone di appuntamenti a partire da domani con Giovanni Vaccaro che presenterà la sua tesi dal titolo ‘U Cummientu ri Sant’Antuninu. Recupero e inserimento dei ruderi del convento di Sant’Antonio da Padova nella monumentalità sciclitana’. Questo particolare tema è accompagnato da una esposizione di tavole e plastici di studio dal 27 marzo al 4 aprile che raffigurano l’ex convento che và sempre più a decadere nella sua struttura muraria.

A seguire gli altri appuntamenti.

Il 28 marzo, Claudia Nicoscia affronterà il tema delle vittime di mafia nella letteratura per l’infanzia e per ragazzi con il suo studio ‘Libro digitale Ruggero I e la Battaglia delle Milizie’. Il 29 marzo Marco Inì esporrà la sua ricerca sul Barocco del Val di Noto, con particolare focus sul set televisivo della fiction ‘Il commissario Montalbano’ che ha trovato nella città di Scicli una delle sue migliori location. Il 2 aprile Alessio Agolino presenterà il suo studio riguardante ‘Le consonanti rotiche retrocesse nei dialetti di Scicli e Modica’. Uno studio quasi esegetico su alcune parole e il contenuto di esse, di uso comune seppure in alcuni casi, fuori dalla quotidianità

Tutti gli appuntamenti di “Tesi senza Antitesi” si terranno alle 19 nella sale dello spazio multifunzionale della Fondazione Confeserfidi in via Arco Castro ai civici 1/2/3 nel cuore del centro storico della città.

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