Le previsioni di Nino Minardo su Nello Musumeci. Azzeccate!

Alla fine vedremo che Musumeci sarà il candidato di un centro destra che in Sicilia tenterà di farsi trovare unito all’appuntamento elettorale delle prossime regionali.

La posta in gioco è alta e  doppia: Espugnare Palazzo d’Orleans, appannaggio in questi ultimi cinque anni di un centro sinistra incapace di essere partito di Governo,  e  soddisfare le istanze dei siciliani al punto tale da convincerli a votare  il centro destra e fungere da effetto propulsore in vista delle nazionali.

Vincere in Sicilia spianerebbe  di molto la strada per la vittoria anche livello nazionale.  Lo sanno benissimo tutti gli attori politici siciliani di destra e di sinistra.

Figuriamoci se non lo sa benissimo  anche Miccichè che ha riconosciuto sin dal primo momento a Musumeci la capacità di poter vincere la complessa partita delle regionali. E’ l’unico candidato  visibile e credibile che può far vincere il centro destra.

Già nella scorsa competizione ha avuto una ottima affermazione che può bissare e moltiplicare adesso. Ovviamente Musumeci non appartiene a Forza Italia e quindi non può essere proposto immediatamente per non scontentare chi in Forza Italia vorrebbe finalmente un candidato azzurro alla corsa della Presidenza della Regione.  Ma intanto, tutte le strade che in questi giorni ed in queste ore vengono battute, sembrano condurre nell’unica direzione che vedrebbe Musumeci candidato unitario del centro destra con l’avallo persino del transfugo  Ministro Alfano che proprio in questi giorni non ha fatto mistero circa il suo riavvicinamento a Forza Italia. Lui vorrebbe piazzare un suo candidato. La richiesta è legittima ma di certo Miccichè chiuderà l’accordo con il suo amico/nemico  a condizione che accetti di correre anche lui per Musumeci.

E così dopo settimane di concertazioni e incontri a tutti i livelli si arriva li dove  si era partiti.

Era stato chiaro ma anche  sibillino l’On. Nino Minardo, a cui di certo non mancano le chiavi di accesso alle stanze della politica che contano,  che esattamente un mese fa  diramava una nota che recitava:  “la disastrosa condizione in cui versa la Regione impone a quanti ambiscono a governarla, nell’imminente futuro, di ricercare la costruzione di coalizioni quanto più ampie ed inclusive, privilegiando gli elementi che uniscono, rispetto a quelli che dividono.E’ anche arrivato il momento di mettere da parte risentimenti personali e di guardare al futuro con ottimismo ed una rinnovata lealtà: quei valori che hanno consentito al centrodestra di vincere con continuità in Sicilia fino al tragico avvento di Crocetta. Un progetto innovativo ma inclusivo, che lavori per un’unità vera e non solo formale dell’area moderata di centrodestra, tradizionalmente maggioritaria in Sicilia, capace di salvaguardare e privilegiare le proprie energie migliori, a partire da quanti, da tempo, come l’On.Musumeci ed il suo movimento, hanno condotto una dura battaglia di opposizione a questo fallimentare governo di sinistra”.

Dopo un mese esatto  scopriamo che si è ben tessuta   la tela immaginata  dai vertici azzurri a dimostrazione che la politica è una vera e propria liturgia. Abbisogna dei suoi tempi ma alla fine anche ciò che appare impossibile o altamente improbabile pian piano si tramuta in realtà.

Certo, abbiamo, per dovere di cronaca, il dovere di ricordare che i colpi di scena che sparigliano le carte, ci  possono sempre stare. Potrebbe ad esempio il buon Renzi trovare argomentazioni migliori di Berlusconi per convincere Alfano a stare col Pd ma l’accordo con Forza Italia sembra oramai troppo cosa fatta per ripensamenti dell’ultima ora.

Bisognerà attendere solo qualche altro giorno ancora per sapere se abbiamo fatto fantapolitica o meno.

Con buona pace dell’On. Nino Minardo il quale potrà ridersela dicendo: “Ve lo avevo detto io!”. 

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