LE DELIBERE DELLA RAGUSA-CATANIA SONO ALLA FIRMA DI BERLUSCONI

 

In relazione alla richiesta dell’on. Sebastiano Gurrieri di un incontro al Cipe per verificare lo stato dell’arte della procedura per la Ragusa-Catania, il presidente Franco Antoci chiarisce che “il ministero dell’Economia e Finanze ha finalmente esitato le delibere Cipe di approvazione dello schema di convenzione con il concessionario dei lavori per il raddoppio della Ragusa-Catania”.

“Com’è ormai ben noto – aggiunge Antoci – la prima delibera di approvazione della convenzione era stata esitata dal Cipe nel mese di luglio dello scorso anno, ed in sede di validazione il Ministero dell’Economia aveva richiesto una serie di modifiche ed integrazioni che erano state approvate dal Cipe con la seconda delibera dello scorso 3 agosto. Abbiamo avuto oggi la notizia che proprio ora le due delibere sono state restituite al DIPE, che è l’organo proposto alla conduzione del procedimento, per essere sottoposte alla firma definitiva del Presidente del Consiglio e al visto della Corte dei Conti. Nel frattempo, come varie volte assicurato al comitato ristretto, da parte della Direzione Anas Concessioni e Programmazione, quest’ultima potrà riprendere il procedimento di affidamento della concessione, già arrivato nella fase intermedia di evidenza pubblica e sospeso proprio in attesa dell’approvazione della convenzione”.

L’ulteriore passaggio burocratico con la trasmissione delle delibere al Dipe viene salutato positivamente dal presidente Antoci: “Si tratta di un passo decisivo nella definizione dell’iter per l’individuazione del concessionario e la realizzazione dell’opera. E’ un passaggio importante e lungamente atteso anche se siamo consapevoli che non sarà l’ultimo, sono però convinto che il tavolo e le Istituzioni tutte sapranno mantenere ancora alto il livello di attenzione per assicurare che le procedure non abbiamo ancora ad interrompersi, per arrivare al più presto a concretizzare quella che è una della più grosse aspettative, in termini di infrastrutture, del territorio”.

 

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