Le comunità energetiche rinnovabili tra realtà e prospettive. Se ne è parlato a Chiaramonte Gulfi

Si è svolto ieri a Chiaramonte Gulfi all’interno della chiesa di Santa Teresa in corso Umberto, un interessantissimo incontro dal titolo “Le comunità energetiche rinnovabili”. Si tratta di un convegno che fa parte di una serie di eventi denominati “La città ideale”, voluti dall’associazione PassoPasso. All’interno del ciclo, vengono presentati modelli virtuosi e buone pratiche per costruire ideali modelli di città del futuro.

E in questa occasione, perché non pensare a una possibile comunità energetica? Ed esiste già un modello? La risposta è sì, e non è nemmeno troppo distante da noi: si tratta del Comune di Ferla che da più di un anno ha avviato un progetto di comunità energetica, grazie all’intuizione del sindaco Michelangelo Giansiracusa, presente ieri sera all’incontro.

Ha aperto i lavori Giovanni Garretto dell’associazione PassoPasso: “Si parla tanto di crisi energetica, di sostenibilità ambientale e transizione ecologica. Ci sembrava doveroso e importante indire un incontro dedicare alle energie rinnovabili. Anche noi, a Chiaramonte, potremmo andare oltre con lo sguardo verso un futuro energetico diverso”.

Come dicevamo, esempio in questo senso è il Comune di Ferla, che è riuscito ad anticipare i tempi. Michelangelo Giansiracusa, infatti, ha spiegato: “All’inizio tutti pensavano che il nostro fosse soltanto un modo come un altro per filosofeggiare sull’ambiente. Invece, abbiamo dimostrato che questo tipo di approccio ambientale ha un impatto economico sulla città. E’ un progetto a cui lavoriamo da un anno e mezzo”.

Ferla è un comune di circa 2500 abitanti e nel 2015 hanno iniziato a preoccuparsi della questione energetica partendo da un dato empirico: le bollette troppo salate degli impianti e degli immobili comunali. Grazie a dei fondi regionali sono riusciti a costruire 6 impianti fotovoltaici su altrettanti immobili comunali: “Non siamo totalmente autosufficienti da un punto di vista energetico, resta fuori l’acquedotto comunale, ma ci stiamo lavorando”, dichiara Giansiracusa. Dal 2018 Ferla è fra le 100 storie italiane sulle rinnovabili selezionate da Legambiente. Ferla è la prima comunità energetica (Common Light) con effetti ambientali, economici e sociali.

Fra gli ospiti anche Marco Anfuso, CEO di Regran, società che da 15 anni si occupa di impianti fotovoltaici: “Non neghiamo che tutti gli impianti energetici sono stati ostacolati dalla burocrazia. Ma oggi è cambiato tutto, perché le pratiche e le procedure si stanno snellendo. E’ arrivato il tempo della rivoluzione”.

Anche Anita Astuto, responsabile di energia e clima di Legambiente Sicilia, si occupa da tempo di energie rinnovabili grazie alla campagna di Legambiente “Sicilia Carbon Free”. Lo scopo, è quello di arrivare al 2040 a zero emissioni di Co2 per la Sicilia: “Lo strumento della comunità energetica si adatta perfettamente a questo obiettivo. Basti pensare che la temperatura media globale è aumentata di 1,1 grado, ciò significa che alla fine del secolo arriveremo a 3 gradi. Questo vuol dire che non avremo più il controllo di quello che sta accadendo. Oggi, non possiamo più pensare al risparmio energetico come singoli cittadini, ma si va verso le comunità energetiche. E ciò potrebbe risolvere alcuni problemi come quelli legati alla povertà energetica, basti pensare che in Italia vi sono 6 milioni di persone che non possono pagare le bollette”.

Infine, Alessandro Angelica, responsabile ufficio mercato imprese di Bapr, spiega quale può essere il ruolo degli istituti di credito in questo settore: “Il quadro normativo è ancora in evoluzione ma dal 2003 abbiamo finanziato più di 2000 impianti in Sicilia. Abbiamo assistito a questa “esplosione”, pur avendo sempre prediletto i micro-impianti”. Ma adesso, la tendenza sta cambiando e sarà fondamentale intercettare il futuro. Troppo spesso si parla a sproposito di ambiente e risparmio energetico. Ora, è tempo che anche gli enti facciano la loro parte. Ha condotto la serata il giornalista Enzo Scarso.

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