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Lavoratori del 118 sfruttati durante la pandemia: due indagati a Siracusa
23 Mar 2023 11:40
Lavoratori del 118 sfruttati. E’ questo quanto rilevato dal carabinieri del Lavoro di Siracusa, a conclusione di un’indagine iniziata nel 2020 in piena emergenza pandemica. Gli accertamenti sono stati effettuati nei confronti della società S.E.U.S. S.C.P.A. con sede legale in Palermo, che ha in gestione i servizi pubblici di assistenza e del pronto intervento del 118, all’interno dell’ambito territoriale della Regione Sicilia a intero capitale pubblico.
Sono due gli indagati e le ipotesi di reato sono lo sfruttamento dei lavoratori e mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro nei confronti di 180 dipendenti autisti soccorritori nella sola provincia di Siracusa. I fatti risalgono ad agosto 2020-dicembre 2021.
LAVORATORI SFRUTTATI IN QUANTO ERANO IN CONDIZIONI DI BISOGNO
In particolare, ecco cosa avrebbe fatto la società ai lavoratori:
- sottoponendoli a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno,
- intimidendoli con la contestazione strumentale di illeciti disciplinari in occasione delle segnalazioni di guasti alle ambulanze
- instillando la paura di trasferimenti presso sedi di lavoro disagevoli
- obbligando loro di prestare servizio su autoambulanze prive dei presidi minimi essenziali per prevenire disastri o infortuni sul lavoro.
Alla società S.E.U.S. S.C.P.A. viene contestata la “Responsabilità amministrativa degli Enti” in relazione al reato di sfruttamento dei lavoratori e per l’assenza di modelli organizzativi concretamente attuati ed idonei a prevenire reati.
Nel corso delle indagini sono state inoltre notificate ai due indagati 24 prescrizioni e 21 disposizioni con le quali venivano contestate numerose violazioni al Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro fra cui il mancato mantenimento in efficienza degli indumenti ad alta visibilità (D.P.I.), mancato funzionamento del sistema di climatizzazione e degli estintori presenti in alcune ambulanze, presenza di ruggine all’interno del vano sanitario, sistema di ritenzione cinture di sicurezza non funzionante, mancanza sedili vano sanitario, maniglie interne ed esterne dei portelloni di accesso al vano sanitario mancanti e sostituite con cavi d’acciaio, mancanza detersione esterna e interna mezzo.
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