L’autoporto di Vittoria abbandonato da anni. Aiello chiede l’intervento della Regione

L’autoporto abbandonato da anni. Serve l’intervento della regione, servono altri soldi. Completato sette anni fa, è stato inaugurato nelle ultime settimane dell’amministrazione guidata da Giuseppe Nicosia, nel maggio 2016.

Poi una storia lunga di abbandoni e di contenziosi. L’autoporto è stato collaudato a dicembre 2017 e da allora è rimasto in uno stato di abbandono. I vandali lo hanno preso d’assalto portando via tutto. Sono state portate vie gli infissi (porte e finestre), gli impianti sanitari, gli armadi rack (con i server, gli switch, le centraline e gli altri apparati. La struttura era stata predisposta anche con gli impianti di videosorveglianza che però non sono mai stati attivati e oggi non esistono più.

Oggi, l’autoporto non è più utilizzabile.  Due mesi fa è arrivato a Vittoria l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò che ha visitato le strutture e ha chiesto al comune di inviare la documentazione riguardante lo stato dell’arte dell’autoporto.

Inviata alla Regione la documentazione per chiedere il completamento

Pochi giorni fa il comune ha inviato a Palermo una relazione sulla situazione dell’infrastruttura e ha chiesto un finanziamento per il completamento.

Ma Aricò non è l’unico rappresentante del governo regionale ad aver visitato l’autoporto. Nell’estate 2019 era arrivato il predecessore di Aricò, Marco Falcone. In quel periodo Vittoria era retta dalla commissione prefettizia e la visita ai luoghi si svolse con la presenza di uno dei tre commissari, Gaetano D’Erba, nonché di Giuseppe Ingallina, rappresentante del Consorzio Galileo, che aveva eseguito e completato i lavori.

Già allora erano evidenti i segni di ciò che stava accadendo a causa dell’abbandono. Ma non si fece nulla. Per lunghi anni ancora.

Il sindaco Francesco Aiello ha fatto sapere che il comune ha effettuato “una ricognizione dei danni intervenuti negli anni dell’abbandono per dimensionare le somme necessarie per il ripristino e al completamento dell’opera”. Aiello ha precisato: “Siamo convinti che spendere soldi senza il completamento della stessa sia perfettamente inutile. Chiediamo il completamento di un primo lotto che, così com’è stato realizzato, non serve allo scopo e a nessuno. Intermodalità non è il cemento, non sono i capannoni, le reti fognarie, le strutture costose, ma la logistica e le attrezzature per la mobilità intermodale e lo sviluppo”. Di più: il sindaco si dice pronto a consegnare la struttura alla regione perché sia essa a completare l’opera: “Attendiamo risposte nell’interesse esclusivo della nostra comunità”.

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