LATTINA O VETRO

Negli ultimi anni si è assistito a un progressivo aumento dell’utilizzo della lattina come contenitore per la birra. La birra in lattina esiste dagli anni Trenta e pare sia stata messa in commercio per la prima volta da un’azienda statunitense. Il motivo per cui si cercò un contenitore diverso dal vetro per il confezionamento della birra era dettato dalla necessità di spedire il prodotto a grandi distanze senza incorrere nella fragilità del vetro ed evitare il peso del vetro, complessivamente maggiore rispetto a quello della  lattina.

L’obbiettivo che si erano posti vari produttori americani non era però di facile soluzione. Bisognava creare un prodotto capace di sopportare gli innalzamenti di pressione dovuti all’effervescenza e allo stesso tempo che fosse adatto al consumo diretto. Prima, infatti, non era molto diffusa l’abitudine di versare in un bicchiere la birra in bottiglia. Il bicchiere era destinato soltanto alle birre alla spina.

Si riuscì a un certo punto a produrre una lattina ideale per la birra e il primo effetto per le aziende di birre fu un considerevole risparmio nella produzione. Inoltre si risparmiava anche nel trasporto. Un carico a parità di spazio può contenere un numero maggiore di lattine che di bottiglie.

Oggi le lattine sono riciclabili, ma tenuto conto che negli anni Trenta la protezione dell’ambiente non era certo una priorità, esse si rivelarono altamente inquinanti, sebbene non sembrerebbe che la cosa preoccupasse più di tanto. Si dovrà attendere l’uso massiccio della plastica per acquisire una coscienza ambientale. Tutt’oggi nei luoghi in cui non si applicano regole per il riciclaggio, la lattina risulta essere di gran lunga più inquinante del vetro.

Ora sebbene la lattina si dimostrasse altamente proficua per i produttori e anche per grandi consumatori, che videro scendere il prezzo della birra, essa non apportò migliorie qualitative, ma bensì un indesiderato sapore metallico. Fino a quando non si giunse al rivestimento di un polimero a base di acqua nella produzione delle lattine, il difetto di sapore metallico accompagnò da sempre la birra in lattina, favorendo la nascita di un pregiudizio nei confronti di questo contenitore.

Nonostante i progressi fatti nella produzione delle lattine, il pregiudizio è ancora vivo, soprattutto nei paesi dell’Europa Occidentale. In America e in Giappone la scelta di tanti produttori, anche di birre artigianali, di utilizzare la lattina non è stata vista con particolare diffidenza. Va detto però che anche in Europa si sta diffondendo l’uso della lattina, soprattutto nel Nord Europa.

Per quanto oggi anche i produttori di birra artigianale assicurino che non vi sia differenza tra il vetro e le odierne lattine, è difficile non notare che l’utilizzo della birra in lattina si sia incrementato a seguito del diffondersi delle bevande energetiche. L’utilizzo di lattine dal design accattivante è alla base del notevole successo delle bevande energizzanti. Sull’onda di questo successo alcuni birrifici artigianali hanno deciso di offrire i loro prodotti in doppia veste: la tradizionale bottiglia di vetro e la nuova veste in lattina dal design sempre  più accattivante.

Utilizzando le odierne lattine non vi è, infatti, alcuna alterazione percettibile. Le aziende fanno leva pure sul fatto che oggi, venendo le lattine riciclate,  sono più ecologiche del vetro, perché i costi del riciclaggio sarebbero minori e più semplici. A ciò si aggiunge che le lattine proteggono maggiormente dai raggi solari e che, essendo sigillate ermeticamente, assorbono meno ossigeno e isolano meglio la bevanda. Per concludere le lattine sono tutt’oggi più economiche del vetro.

Ora queste dichiarazioni sono sicuramente veritiere, ma sono anche incomplete e forse dettate dalla mala fede.

La lattina protegge sì meglio la birra dai raggi solari rispetto al vetro, ma rispetto al vetro trasparente e verde, non rispetto al vetro scuro. La bottiglia di colore marrone scuro e di vetro spesso protegge altrettanto bene la birra dalla luce.

La lattina è sì a chiusura ermetica, cosa che il tappo a corona non permette, ma ha anche il difetto di non permettere la rifermentazione in bottiglia. Non permettendo il minimo sfogo all’anidride carbonica, rende impossibile la rifermentazione in lattina, indispensabile per alcune tipologie di birra. Questo ci porta anche all’argomento dell’ossidazione. È sicuramente vero che la lattina protegge meglio dall’ossidazione, ma va anche tenuto conto del fatto che il processo di ossidazione nella bottiglia, se il tappo non è difettoso, si percepisce soltanto dopo vari mesi dall’imbottigliamento, di solito dai cinque mesi in su. Basta quindi soltanto assicurarsi di leggere attentamente la data d’imbottigliamento e cautelarsi che la scadenza non sia prossima.

Sebbene la lattina protegga meglio dalla luce, non protegge però altrettanto bene dal calore. Allo stesso modo che la lattina raffredda molto più rapidamente del vetro, è anche vero che impiega pochissimo a scaldarsi. Certo le lattine non sono esposte al sole quando sono negli scaffali dei supermercati, ma non bisogna dimenticare che durante il traposto e lo scoccamento le merci vengono esposte a le più svariate condizioni climatiche.

Per concludere diciamo che non è vero che il riciclaggio della lattina sia più economico, come non è vero che sia più caro. Dipende da come vengono riciclati. In alcuni paesi le bottiglie di vetro vengono restituite in condizioni integre ai supermercati, che si occupano di dividerle per tipologia e di rispedirle ai rispettivi produttori, i quali  si limitano a pulire e a sterilizzare il vetro prima di riutilizzarlo. In altri paesi, come l’Italia, dove il vetro viene raccolto assieme in un unico contenitore e in condizioni di non integrità, si dovrà procedere a un processo di riciclaggio molto più costoso.

Questo non vuole essere un atto di accusa verso le lattine, ma semplicemente un invito a riflettere sulle informazioni che riceviamo. Se la lattina sia migliore o peggiore come contenitore, dipende da vari fattori e non è, quindi, una verità assoluta. Lo sanno tutti i produttori, come sanno anche che questa ondata dell’uso della lattina è dettata principalmente da una operazione di marketing e di risparmio dei costi. Ciò non esclude però che la lattina come contenitore abbia fatto enormi progressi e oggigiorno il sapore metallico nella birra è riscontrabile soltanto in quelle particolarmente scadenti, che non fanno uso neanche di materiale di nuova concezione.

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