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L’assessore Razza si sottopone al test antidroga, anche se nessuno gliel’ha chiesto
25 Ago 2022 11:46
L’assessore alla sanità siciliana, Ruggero Razza, si è sottoposto al test antidroga. Lo ha reso noto lui stesso tramite un post sulla propria pagina facebook.
Una scelta che per carità è rispettabile, anche se non capiamo il perchè: nessuno gliel’ha chiesto, nessuno lo ha mai accusato di nulla. Vuole forse dare il buon esempio? Emulazione della premier finlandese che in queste ore ha deciso di sottoporsi al test volontariamente?
Questo il post:
“Non ho mai fatto uso di sostanze stupefacenti in vita mia. Io lo so, per certo, ma tra una settimana lo saprete anche voi.
Tra pochi giorni, infatti, pubblicherò i risultati del test del capello a cui mi sono sottoposto (a mie spese) al CQRC, un laboratorio pubblico della Regione Siciliana, punto di riferimento per le analisi che riguardano l’assunzione di sostanze stupefacenti.
L’ho fatto, principalmente, perché ritengo sia fondamentale che chi amministra goda della totale fiducia dei propri concittadini.
Non è una decisione particolarmente innovativa la mia: altri lo hanno fatto in passato, ma non si è mai riuscito a farne una regola per tutti.
La procedura è semplicissima e dare l’esempio è importante, soprattutto per chi sceglie di rappresentare la propria comunità.
Tutti si riempiono la bocca nel parlare della lotta alle droghe, ma poi si fa finta che il problema non esista.
La politica può decidere, anche su questo fronte, se essere esempio per la società o se esserne lo specchio, nei vizi e nelle virtù.
Per alcuni mestieri la legge prevede l’obbligo di sottoporsi al test antidroga. Perché non è previsto per chi fa il premier, il ministro, il presidente di Regione, il sindaco, il deputato, ecc… ?”.
Dal suo post, dunque, si evince che Razza vuole in qualche modo dare “il buon esempio”. E naturalmente questo fa sorgere qualche domanda: perchè in questo preciso momento storico? E soprattutto, ha il dubbio che qualcuno in politica possa abusare di sostanze? Le nostre sono semplici domande nate dalla spontanea curiosità dovuta ad una scelta che certamente non è comune.
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