L’appello del sindaco di Ragusa: “Almeno non bevete la birra tutti dalla stessa bottiglia!”

In tempi di Coronavirus, la birra. Passata di bocca in bocca come se nulla fosse. E’ il sindaco della città di Ragusa, Peppe Cassì, in un post su facebook a ricordare ai ragazzi come sia un’autentica “sciocchezza” questo modo di agire, decisamente pericoloso vista la situazione sanitaria:

“Ieri sera ho visto alcuni ragazzi, dall’aspetto appena maggiorenni, passarsi una bottiglia di birra, e bere tutti dalla stessa. In tempi di coronavirus, un’autentica sciocchezza”.

E per ricordare a tutti che siamo in tempo di emergenza sanitaria, il sindaco ricorda il numero dei contagi e delle quarantene a Ragusa:

“A Ragusa abbiamo 56 soggetti positivi per lo più asintomatici in isolamento domiciliare e 187 in quarantena fiduciaria, tutti monitorati dalla nostra Polizia Municipale a cui, in questi giorni di maggiori controlli, spetta anche questo compito.

Ad essi si aggiungono 9 ricoverati nel reparto di malattie infettive del Maria Paternò Arezzo, provenienti da diverse città, di cui 2 in terapia intensiva.

La città regge, è evidente, ma è altrettanto evidente che il virus non ha mai smesso di circolare e che certi comportamenti, come quello della bottiglia, possono avere effetti disastrosi.

Un altro dato deve far riflettere: dei 56 positivi, 34 sono nati dopo il 2000. Spesso si tratta di giovani tornati da vacanze all’estero. Inutile dire che buona parte dei soggetti in isolamento sono loro parenti o conviventi”.

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