L’AMORE CELEBRATO DAL ROTARY CLUB

   “Un caminetto di Servizio interno quello offerto dal Rotary Club di Modica, presso lasaletta delle conferenze, al Palace Hotel della Città della Contea. Auspice il presidente Salvatore Ciarcià e tutto il direttivo per l’Anno 2016/2017, alla presenza di una folta platea di soci ed Amici sostenitori, il socio emerito Paolo Borrometi ha reso un pregevolissimo servizio alla letteratura di tutti i tempi, intrattenendo e incantando piacevolmente l’uditorio sul tema per eccellenza della Vita che è l’Amore. L’Amore come è stato inteso da Saffo e da Virgilio, prima e dopo l’Anno Mille,e poi da Guido Cavalcanti e da Dante, da Shakspeare e così via fino ai tempi nostri. L’intervento diAntonio Borrometi, ricco di citazioni e aneddoti, è stato visibilmente apprezzato da tutti i presenti conun lungo applauso finale, a coronamento di una recita “a braccio” di diverse celeberrime terzine dantesche. Altrettanto applauditi sono stati i contributi recitati e musicali di Giovanni Favaccio e diGino Carbonaro, anch’essi emeriti consoci. 

     L’Eros, signore degli uomini e degli dèi, fonte inesausta di tutti i desideri ci fa capire che tutto è 
istinto ma tutto è cultura nella storia. L’istinto amoroso diventa sentimento, l’arte e la letteratura rac-
contano quel sentimento e raccontandolo lo rispecchiano e lo guidano. 
     Antonio Borrometi – con l’eleganza del tratto che lo contraddistingue – ha scandagliato e racconta-
to lo scontro che avviene in ogni attimo della nostra vita tra le passioni e la ragione; il racconto della
innocenza perduta, delle trasgressioni, dell’amore romantico e di quello libertino.
     Il presidente nel ringraziare vivamente il relatore e gli illustri ospiti e consoci intervenuti al caminetto, 
ha dato loro appuntamento a Sabato 22 Aprile p.v., ore 19,30, presso l’Auditorium “Floridia” di piazza 
Matteotti, a Modica, per l’atteso concerto del trio “Just Friends” che eseguirà brani celebri standard jazz 
e sud americani. I contributi, volontariamente devoluti, concorrerano a finanziare il restauro imponente
della grande tela “San Giorgio e il drago” di Costantino Carasi, esposta presso la locale Chiesa di San 
Giorgio.

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