È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’AMMINISTRAZIONE IGNORA IL PROGETTO APPROVATO
25 Nov 2014 15:05
Sonia Migliore, consigliere comunle e portavoce del Laboratorio politico culturale 2.0, ha presentato un’interrogazione sul “Progetto per la collocazione di un monumento ai Caduti della Guardia di Finanza, in P.zza Libertà, ad opera del Maestro F.Cilia e sui lavori all’interno del già Sacrario dei Caduti”, visto che l’Amministtrazione ha ignorato il progetto originario. Infatti non solo non ha collocato le due statue del maestro Cilia sul marciapiede dinnanzi alla torre del Palazzo dell’Intendenza di Finanza, commissionate dalla Guardia di Finanza, su progetto dell’architetto Mincio, ed approvate sia dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali che dall’ufficio tecnico del Comune (che aveva autorizzato il progetto limitatamente all’esterno e non all’interno), ma ha deciso, in modo del tutto arbitrario, di ripristinare solo l’interno del Sacrario, alla base della torre, secondo quanto riportato da una foto d’epoca, collocando lì un’altare. Intervento realizzato prima di richiedere l’autorizzazione alla Sovrintendenza e all’ufficio tecnico del Comune, infatti, a lavori ultimti, hanno dovuto rimuovere l’altare, che pare non aver ricevuto il benestare della Sovrintendenza.
A questo punto il consigliere Migliore, dopo aver fatto l’accesso agli atti ed aver appurato che non esiste alcuna autorizzazioni e dopo esser entrata in possesso delle fotografie, datate e certificate, del Sacrario con l’altare e successivamente senza altare perché rimosso, chiede all’Amministrazione “quale è norma di legge, il criterio o il potere in base al quale la stessa ha deciso di eseguire questi lavori all’interno del Sacrario, costati 8.600,00 euro, senza le indispensabili autorizzazione della Sovrintendenza e dell’ufficio tecnico del Comune. Chi dovrà pagare – si chiede e chiede all’Amministrazione – le spese per il ripristino dell’altare collocato illegittimamente e poi rimosso su ordine della Sovrintendenza ed ancora, perché questa Amministrazione ha eluso l’Istanza di autorizzazione presentata dalla Guardia di Finanza, in quanto committente sulla collocazione delle due opere, donate dal M.stro Cilia, unico intervento, tra l’altro, autorizzato? Ancora una volta – conclude la Migliore – Piccitto e la sua Giunta hanno dato prova di quanto tengano in conto le normali regole burocratiche, che in Italia si chiama normativa, una superficialità che non può che ricadere sui cittadini, sulle loro tasche”.
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