L’aggressione a Pozzallo e la denuncia presentata ai carabinieri. Non sono fake news.

Ci sono varie fonti alle quali un giornalista  attinge prima di diffondere una notizia che in coscienza può essere definita come “verificata”. La più incontrovertibile rimane quella documentale che assume ancora più valenza nella misura in cui è una querela orale sporta alla pubblica autorità, presentata da chi ha subito un atto di violenza come in questo caso. E questa denuncia ufficiale rappresenta il documento da cui siamo partiti per la pubblicazione della notizia  dell’aggressione ieri a Pozzallo ai danni di un giovane omosessuale. Una copia è ovviamente in nostro possesso.

Il querelante, assumendosi la responsabilità di ciò che ha affermato al pubblico ufficiale, ha dichiarato di esser stato insultato con frasi “ Frocio di merda, ricchiuni di merda, non ti preoccupare prima o poi te la faremo pagare”. E noi non facciamo altro che riportare quello che leggiamo. Da li a poco è accaduto ciò che abbiamo ampiamente raccontato. Saranno ovviamente gli inquirenti ad appurare la verità dei fatti. Ciò che è certo è che partendo dalla denuncia dell’aggredito si profila una aggressione omofobica. Se c’è una fake new come qualcuno riporta, potrà essere semmai la denuncia, ovvero quel che è stato dichiarato dalla presunta vittima, non certo quello che il nostro giornale ha riportato.

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