L’acqua a Modica è pubblica o privata? E quanto costa ai cittadini?

Marcello Medica, consigliere comunale a  Modica, ha presentato, nei giorni scorsi, un’interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio Comunale e al Sindaco, tesa a fare chiarezza attorno alla delicata questione della paventata privatizzazione dell’acqua in città

Marcello Medica, portavoce dei Cinquestelle cittadini chiede di sapere: il numero di fonti di acqua ad uso potabile da cui si approvvigiona il Comune di Modica per soddisfare i fabbisogni del territorio comunale; la denominazione e l’ubicazione di ciascuna fonte sul territorio comunale ed extra-comunale; l’estensione e lo stato di efficienza di ciascuna condotta di adduzione dal punto di prelievo della fonte alle cisterne di accumulo o ai punti di immissione nella rete idrica comunale; quali fonti sono di proprietà comunale, quali di enti, quali di privati; quale rapporto l’Ente Comune intrattiene con ciascun di tali enti e/o privati; quanti metri cubi sono stati forniti da ciascun impianto di approvvigionamento nell’anno 2017;

“Negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare, sostiene il consigliere pentastellato, da chi molto ne sa, sulla questione dell’acqua potabile a Modica, del suo approvvigionamento e dei conseguenti oneri economici cui deve far fronte l’Amministrazione Comunale. Qualcuno ha anche ventilato che la gestione fosse oramai, in concreto, passata dalla mano pubblica a privati. Sulla questione, da più parti, si sono succeduti annunci altalenanti e contraddittori in merito al prezzo pagato dall’Amministrazione Comunale ai proprietari dei pozzi e al Consorzio di Bonifica n. 8 Ragusa, per mezzo dei quali è in parte alimentata la rete idrica comunale.

Il vociare concitato di chi ventilava tra le righe che si potessero ravvisare illeciti e favoritismi, sia per la debolezza, sia per l’inconsistenza delle affermazioni, continua Marcello Medica, non ha sortito alcun effetto concreto; infatti, per la contraddittorietà di tali affermazioni, ha lasciato insoluta ai cittadini la relazione di nesso fra il costo che l’Amministrazione Comunale deve sostenere per rifornire di acqua potabile il territorio urbano e il prezzo richiesto agli utenti per la fruizione di tale servizio. Dal canto loro, le risposte del Sindaco non hanno raggiunto sufficiente consistenza da dissolvere dubbi e illazioni su paventate diseconomie o, peggio, su temuti illeciti.”

Da qui la motivazione della interrogazione presentata.

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