La via crucis proposta dall’Ufficio Diocesano per la pastorale della salute

“Continuiamo a ripercorrere la via della Croce di Cristo, in questo tempo quaresimale particolarmente segnato dalla sofferenza di tanti fratelli e di tante sorelle. Preghiamo per tutti gli ammalati e per coloro che sono contagiati dal coronavirus. Preghiamo per tutti i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari impegnati nella cura e nell’assistenza degli infermi. Ci lasciamo accompagnare, nel cammino della Croce, dalle parole di San Giuseppe Moscati.

All’intercessione del santo medico napoletano, affidiamo la nostra preghiera che eleviamo al Signore”. Inizia così la nota diffusa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa con riferimento alla Via Crucis che, in questo periodo quaresimale ai tempi del coronavirus, si sta riscoprendo con una dimensione completamente nuova. “Con i testi di San Giuseppe Moscati, denominati “…sotto la sua Croce” – spiega il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti – in queste settimane di quaresima proviamo a fare dialogare la passione di Gesù pregando nelle nostre case per gli ammalati che si trovano negli ospedali, nelle case di cura, nelle case di riposo e nelle proprie abitazioni.

Un momento di preghiera per i malati di coronavirus e di tanti che soffrono per le incertezze sulle proprie malattie. Nel corso di questa emergenza per l’epidemia ce lo siamo sentiti dire più volte: il contagio è pericoloso per le persone fragili, motivo per cui in queste settimane sono tanti i malati in cura e i loro familiari che vivono serie preoccupazioni.

Ringraziamo di cuore il personale ospedaliero, i medici, gli infermieri, i volontari, che in questo momento estremamente difficile sono impegnati in prima linea e a tempo indeterminato accanto alle persone che soffrono a causa di questa pandemia”.

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