LA VERTENZA SUI LAVORATORI DE “LA VIGILE”

“A proposito della vicenda riguardante la liquidazione dei dipendenti della Vigile Srl che operano negli istituti di credito della Bapr, siamo molto stupiti dal fatto che dalle dichiarazioni del segretario Uiltucs Angelo Gulizia, apparse oggi sulla stampa, sembri quasi emergere che questa sia una vertenza che si sia intestata solo la Uil. In realtà, stiamo conducendo un percorso unitario così come testimonia la richiesta di incontro inoltrata in Prefettura il 24 dicembre scorso e sottoscritta da Filcams, Fisascat e Uiltucs”. A precisarlo sono il  segretario generale della Fisascat Cisl Ragusa-Siracusa, Venera Carasi, e il segretario territoriale, Salvatore Scannavino, che esprimono la grande preoccupazione da parte delle organizzazioni sindacali per il fatto che il futuro dei lavoratori in questione è incerto visto che la società andrà in liquidazione e quindi, considerando anche che nessun altro istituto di vigilanza sta subentrando, non si è grado di fornire continuità al cento per cento a tutto il personale. “E’ anche vero, però – aggiungono Carasi e Scannavino – che si tratta di un cambio appalto che comunica la Bapr e che quindi l’istituto subentrante ha l’obbligo contrattuale, così come previsto dal Ccnl di categoria, di dare continuità al numero delle unità lavorative impegnate in questo ambito. Riteniamo fondamentale avviare un confronto con la Prefettura al fine di valutare in che modo utilizzare eventualmente i lavoratori che rimarranno fuori dal servizio impiegando gli stessi nell’ambito dei servizi di vigilanza. Si potrebbe pensare a un protocollo d’intesa tra organizzazioni sindacali e Prefettura al fine di salvaguardare i posti di lavoro o comunque a qualsiasi altro aspetto utile per garantire continuità ai lavoratori. Le preoccupazioni sono notevoli e quindi attendiamo che possa essere avviato il prima possibile l’atteso confronto nella sede prefettizia”.

 

 

 

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