LA VERITA’ PIRANDELLIANA DI “COSI’ E’ (SE VI PARE)” RIVIVE IN UN ORIGINALE PROGETTO DI “TEATRO FUORI DAL TEATRO” DEL REGISTA WALTER MANFRE’

 

RAGUSA – Sarà uno straordinario esperimento di “Teatro fuori dal Teatro”, un progetto ambizioso e alternativo ideato dal noto regista Walter Manfrè, promosso e organizzato dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Un progetto che coinvolgerà attori professionisti e non, ma anche i partecipanti al laboratorio teatrale con cui, in modo insolito, si aprirà la nuova stagione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi”. L’obiettivo è quello di portare in scena “Così è (se vi pare)” tratto dal famoso testo di Pirandello, con la regia di Manfrè. In questo progetto i responsabili della compagnia, Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna, saranno affiancati anche dalla collega Tiziana Bellassai. La rassegna teatrale è giunta alla sua 12esima edizione e anche quest’anno prevede un fitto programma che sarà presto reso noto. Intanto si inizia dal laboratorio-stage secondo un progetto che non prevede soltanto la messa in scena dell’opera pirandelliana, una delle più significative dell’attività del drammaturgo siciliano, ma anche la “costruzione” della stessa, a partire dalla formazione del cast. Nei giorni scorsi si è già svolta una tre giorni (tra Ragusa e Comiso) di anteprima dello stage propedeutico alla messa in scena e che durerà un mese intero a partire da metà ottobre. I numerosi partecipanti hanno con emozione partecipato al progetto tanto innovativo quanto impegnativo che sarà diretto da un maestro come Manfrè, prima attore e poi affermato regista teatrale che ha diretto, in testi di autori classici e contemporanei, alcuni tra i più prestigiosi attori italiani e che si è specializzato nel corso della sua carriera nelle messe in scena del teatro pirandelliano. Esemplare, a questo riguardo, la direzione di “Io e Pirandello”, da lui composto e diretto per Paola Borboni. «Questo è un progetto di “teatro fuori dal teatro” perché mi sono accorto –  spiega il regista – che abbattere la distanza tra lo spettatore e l’attore aiuta tantissimo alla comprensibilità del testo e la penetrazione della storia che io voglio raccontare diventa immediata e molto emozionante. Sto allora cercando di fare avvicinare il più possibile lo spettatore all’attore e alla storia. Anche se gli elementi fondamentali restano quelli classici e cioè il testo, l’attore e lo spettatore, ciò che fa del mio teatro una cosa diversa è la disposizione delle cose, il modo di usare la loro collocazione. In queste settimane di lavoro con i ragazzi del laboratorio – continua Manfrè – non sarò un insegnante rigido, perché tendo sempre a smitizzare tutto, ma come è mia abitudine mescolerò il ludo, il gioco cioè, al rito, perché in fondo il teatro è questo, sia divertimento che celebrazione di un rituale». Una messa in scena che sarà il primo appuntamento di “Palchi DiVersi”. «Quest’anno festeggiamo i 20 anni di attività e abbiamo deciso di capovolgere un po’ tutto – spiegano entusiasti Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna – Iniziamo dallo stage con il grande regista Walter Manfrè con cui è iniziata già nei mesi scorsi una proficua e splendida collaborazione. Lo stage sarà nei fatti un vero e proprio laboratorio che porterà, nel corso delle varie settimane, alla creazione del cast per la messa in scena dell’opera pirandelliana, una nuova produzione G.o.D.o.T. con cui apriamo la nostra consueta stagione teatrale». Per informazioni sullo stage è possibile chiamare i recapiti telefonici 339.3234452 – 3494649859 – 338.4920769 o scrivere una email a info@compagniagodot.it o visitare la pagina facebook della Compagnia.

 

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