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LA VALENZA EDUCATIVA DELLA PASQUA
07 Apr 2012 09:24
Con una lettera circolare del Vicario generale della diocesi di Noto, Don Angelo Giurdanella, si rileva l’importanza per la diocesi e per il territorio ibleo del Convegno educativo sul tema “Giovani e vecchi insieme danzeranno: la relazione e le consegne della vita”, che si è svolto alla Domus S. Petri di Modica venerdì 13 aprile alle ore 19,30. Sarà relatore Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone e studioso dei temi educativi, in particolare del tema della relazione. Inoltre Calogero Peri per un certo tempo è stato a Parigi con Emmanuel Levinas, il grande filosofo ebreo che ha elaborato una svolta epocale del pensiero, mettendo al centro della riflessione il “tu” del volto “altrui”, e quindi i temi di un etica che faccia evitare alla radice ogni forma di totalitarismo e di omologazione. La relazione è, secondo molti pensatori, il grande tema del nuovo millennio e quindi l’incontro rappresenta un’occasione preziosa per rilanciare la speranza di una cura educativa capace di far crescere le nuove generazioni in una vita buona e bella.
L’iniziativa – promossa dagli uffici diocesani per la catechesi, la famiglia, i giovani e dalla Caritas diocesana – è rivolta ai giovani, alle famiglie, ai catechisti, ai docenti, alle associazioni, a tutti gli uomini di buona volontà. Scrive don Angelo Giurdanella: «in tempi difficili, non solo per la crisi economica, ma anche per la trasmissione del vero senso della vita, questa opportunità potrà arricchire la nostra riflessione e i nostri cammini quotidiani di cura della crescita di tutti ma, in modo particolare, delle nuove generazioni». Il Convegno, collocato all’interno degli appuntamenti con cui si riprende il rito “crisci ranni”, «vuole essere un modo per trasmettere al territorio, in un dialogo aperto con tutti, la valenza educativa della Pasqua». L’augurio così diventa quello di una rinascita vera, che incida sulla vita e aiuti le nostre città a ritrovare la propria anima, a recuperare la bellezza e ricchezza dei rapporti umani che rendono la comunità “a misura di sguardo”.
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