La scomparsa di Douda, la CGIL: “Indagare sulle sue condizioni di lavoro”

Ha creato molto clamore la scomparsa di Douda Diane, il 37 originario della Costa D’Avorio, regolare sul suolo nazionale, mediatore culturale ma anche operaio in una ditta, scomparso da Marina di Acate ormai da due settimane.

La sua scomparsa è avvenuta quasi nel nulla, senza lasciare traccia. Lo cercano gli amici, le forze dell’ordine e tutti coloro che hanno conosciuto questo ragazzo, sposato e padre di una bambina, che ha sempre avuto un’ottima condotta. Oggi, è la CGIL di Ragusa a rilanciare il caso e parla di un problema che tutti conoscono ma che si fa finta di non vedere: quanto siano dimenticati e ultimi coloro che lavorando nella nostra terra in condizioni molto difficili: “Sono gli ultimi arrivati i più fragili e vulnerabili, quelli ai cui tocca passare per prima attraverso l’obbligatorietà di un lavoro in condizioni di sfruttamento nella totale irregolarità. Sono quelli del collocamento nelle piazze, negli incroci, per strada. Sono quelli che non sanno il nome del datore di lavoro e della ditta per cui lavorano. E che spesso non vengono pagati perché il “ padrone” non si fa più vedere. Questa volta però a scomparire è un lavoratore, Dauda, persona tranquilla e di buona condotta”.

Poi, la CGIL aggiunge: “Da quello che si apprende dalle notizie che circolano è che Dauda stava lavorando in una impresa edile senza contratto, dove lamentava le dure condizioni di lavoro e di sicurezza. Per questo va approfondito quest’ultimo aspetto della vicenda. Serve indagare in modo capillare la sua condizione lavorativa, i suoi rapporti con l’ aziende per la quale ha prestato manodopera a nero”. Infine, l’appello alle forze dell’ordine affinchè si faccia luce su questa triste vicenda.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it