LA SCOMPARSA DI CARLO COTTONE

Il sindaco, Giuseppe Nicosia, replica al consigliere comunale Francesco Aiello in merito alla scomparsa di Carlo Cottone.

“E’ noto – dichiara il primo cittadino – che solo gli sciacalli si aggirano attorno i deceduti, e in questa occasione Aiello si conferma, ancora una volta, uno sciacallo politico. Lasci stare le polemiche, abbia rispetto per il dolore della famiglia dello scomparso ed eviti queste operazioni di bassissimo livello che rivelano la sua tendenza a mestare nel torbido ogni qualvolta si verificano episodi luttuosi”.

Sulla vicenda interviene anche l’esperto alle Politiche sociali, Francesco Cannizzo: “Aiello dice il falso. In realtà, la vicenda di Carlo Cottone è stata seguita con grande attenzione, professionalità e umanità dall’amministrazione comunale e dagli uffici preposti. Già un paio di mesi fa Cottone era stato attenzionato dai Servizi sociali in collaborazione con il Sert perché dichiarava di avere una famiglia in Thailandia e di volersi ricongiungere a lei, ma di non avere le risorse per viaggio e per i primi giorni di residenza nel Paese. L’amministrazione comunale aveva quindi provveduto ad elargire un congruo contributo che avrebbe coperto le spese di viaggio e di alloggio per qualche giorno. Cottone era quindi partito, ma a distanza di un mese era rientrato in Italia e aveva deciso di vivere in Piazza del Popolo. Ci siamo subito accorti della situazione e ci siamo adoperati, ma l’interessato ha rifiutato qualunque proposta di aiuto. Il 19 luglio gli abbiamo proposto l’inserimento in una casa famiglia, ma lui ha rifiutato categoricamente. Il 25 luglio il medico di base ha proposto un Tso (trattamento sanitario obbligatorio), che però non è stato convalidato dal Dipartimento di salute mentale dell’Asp. Il 26 luglio io, l’assessore Cavallo e personale dei Servizi sociali ci siamo recati in Piazza del Popolo per tentare un ulteriore dialogo con il signor Cottone, che però ancora una volta ha rifiutato ogni nostra proposta. Il 30 luglio l’amministratore di sostegno è riuscito a convincerlo, e Cottone è stato inserito nella comunità Beautiful day, dove però è rimasto un solo giorno; dopo aver mangiato e riposato, infatti, ha rifiutato la terapia e si è allontanato. Il 31 luglio la polizia di Stato, allertata da funzionari del Tribunale di Vittoria, lo ha  riaccompagnato alla Beautiful day. Ma il 2 agosto Cottone si è nuovamente allontanato, dopo avere rifiutato la terapia farmacologica e avere minacciato il suicidio. A quel punto i Servizi sociali del Comune hanno richiesto un immediato inserimento in una Cta (comunità terapeutica assistita); il giudice tutelare lo ha ritenuto opportuno. Cottone è stato trasferito nella comunità Villa Elce, a Brucoli;  qualche giorno dopo è deceduto. La sua è una vicenda che ci rattrista, ma sulla quale abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità. Questa amministrazione è sempre vicina agli ultimi”.

L’assessore ai Servizi sociali, Filippo Cavallo, aggiunge: “Sin dal mio insediamento ho trattato questo caso come se riguardasse un mio fratello minore, tant’è che mi sono messo in contatto con la mamma di Cottone, aggiornandola su quanto stesse succedendo. I contatti sono stati, da un certo momento in poi, quotidiani, sino al momento del decesso. La mamma di Carlo ha avuto nei miei confronti parole di riconoscenza, e questo mi basta per poter affermare che su questa triste vicenda abbiamo la coscienza pulita”.

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