La “Sciuta” di San Bartolomeo a Giarratana: i festeggiamenti fino a mezzanotte

E’ stata una delle “Sciute” più insolite degli ultimi anni. Di certo unica nel suo genere. Perché, al contrario della tradizione, stavolta si è consumata in chiesa Madre considerata l’indisponibilità della superba chiesa patronale dove sono tuttora in corso lavori di ristrutturazione. Non sono mancati, però, colori a tempesta. E il grido assordante che esce dal cuore e che sovrasta fedeli e devoti: “Iautu u Patronu”. Tutto ciò mentre un’onda umana si è mossa come se fosse animata da un’unica mano. Braccia tese allo spasimo. Per reggere il simulacro. Momenti suggestivi, emozionanti, carichi di devozione e allo stesso tempo straordinari per chi è curioso di ammirare il folklore che deriva dalla storia. Tutto questo, e molto altro ancora, ha animato il tradizionale appuntamento di San Bartolomeo apostolo che, come ogni anno, si è consumato quest’oggi, 24 agosto, a Giarratana. Qualche minuto dopo mezzogiorno, una folla di persone ha applaudito l’evento più atteso.

Il simulacro del Patrono, spinto da una selva di mani, è uscito con un fragore di mortaretti e un diluvio di “nzaireddi”, le caratteristiche strisce in carta di vari colori. Poi, più volte, lo stesso simulacro ha reso onore al tempio che lo ospita temporaneamente con l’andatura caratteristica dell’avanti e indietro: il tutto prima di dare il via alla processione. Per qualche minuto tutta Giarratana si è fermata e si è concentrata dinanzi alla chiesa Madre. La “Sciuta” è la tradizione religiosa che meglio raffigura il carattere forte e determinato dei residenti della Perla degli Iblei. Ad anticipare il momento dell’uscita, il rullare dei tamburi Città di Giarratana. Poi, l’apoteosi. La tradizionale “Sciuta” è stata salutata da manifestazioni di giubilo. Quindi, la processione ha preso il via seguendo il percorso cittadino caratterizzato, tra l’altro, dalla visita alla chiesa di Sant’Antonio Abate. Questa mattina la messa è stata presieduta dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, alla presenza del parroco, il sacerdote Mariusz Starczewski, con le autorità civili e militari. Ma la giornata non è ancora finita. Alle 17, infatti, ci sarà il giro del corpo bandistico Vincenzo Bellini Città di Giarratana lungo le vie cittadine e l’esecuzione di marce sinfoniche in piazza San Bartolomeo. Alle 18, stavolta sul sagrato della chiesa di San Bartolomeo, la tradizionale cena con vendita all’asta dei doni offerti al santo patrono. Alle 20 la celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore, don Fabio Randello, parroco della parrocchia matrice Santa Margherita di Licodia Eubea, diocesi di Caltagirone.

Alle 21, prenderà il via la processione vespertina con il simulacro del santo patrono per le seguenti vie: corso Umberto I, Archimede, dei Vespri, Verdi, Vittorio Emanuele, Andrea Costa, corso Umberto I, dei Mille, Calatafimi, dei Martiri, Madonna delle Grazie, Giacomo Leopardi, De Gasperi, Costa, corso XX Settembre, Aldo Moro, Garibaldi, Marconi, corso XX settembre, chiesa, corso Umberto I, chiesa Madre. Alle 23 l’arrivo della processione nella chiesa di San Bartolomeo apostolo e solenne panegirico sul sagrato della chiesa. Alle 23,15, traslazione del simulacro del santo patrono che sarà condotto a spalla fino alla chiesa Madre. Alle 23,30 rientro in chiesa Madre e riposizione del simulacro di San Bartolomeo apostolo nella cappella a lui dedicata e recita del credo apostolico. A mezzanotte e mezza, grandioso spettacolo pirotecnico presso contrada Presti a cura della pluripremiata ditta Zio Piro di Gianni Vaccalluzzo da Belpasso.

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