La rotta del turismo si traccia a Sud Est: Enjoy Barocco, un laboratorio di futuro

Il turismo non è solo accoglienza. È strategia, visione, governance. Parole forse tecniche, a volte trascurate, ma che rappresentano la chiave per comprendere ciò che sta cambiando – lentamente ma con decisione – nella gestione delle destinazioni turistiche siciliane. A distanza di settimane dal focus promosso a Modica dal GAL Terra Barocca, ciò che resta è molto più di un evento: è un segnale chiaro di come si voglia finalmente fare sistema.

Il nome di riferimento è Enjoy Barocco, la destinazione turistica che riunisce i comuni del GAL Terra Barocca – Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina – e che oggi si presenta al mondo con una consapevolezza nuova. Merito delle politiche messe in campo dal GAL, certo, ma anche di un metodo che punta sulla governance condivisa, sull’uso dei dati e su una promozione turistica strutturata e continuativa.

Durante il focus – che ha visto intervenire esperti del calibro di Giovanni Battaiola (Trentino Marketing), Bruno Bertero (Langhe Monferrato Roero), Francesco Tapinassi (Toscana Promozione Turistica), Rodolfo Baggio (Università Bocconi), solo per citarne alcuni – si è ribadito un concetto chiave: il turismo non può più permettersi di essere lasciato all’improvvisazione.

Serve programmazione. Serve una direzione unica. Serve soprattutto una regia intelligente che sappia connettere pubblico e privato. E in questo il GAL Terra Barocca si sta muovendo da tempo, investendo su strumenti come la Destination Management Organization (DMO) e l’Osservatorio di Sviluppo Locale, coordinato dal prof. Marco Platania, che analizza in tempo reale la domanda turistica, individua i periodi di maggiore richiesta e monitora l’interesse degli utenti online verso il territorio. È qui che entra in gioco anche l’intelligenza artificiale, utilizzata per leggere i dati e anticipare i trend. Una vera e propria bussola digitale per il turismo del futuro.

Ma c’è un altro aspetto che ha colpito durante l’incontro: la capacità di fare rete tra le diverse DMO siciliane. È emersa la necessità di coordinarsi, di uscire dai campanilismi per costruire una strategia comune. Il confronto ha dimostrato che le esperienze locali possono diventare modelli nazionali, e che una Sicilia turistica unita ha tutte le carte per competere davvero nel panorama internazionale.

Lo ha detto chiaramente Maria Monisteri, presidente del GAL Terra Barocca:

“Abbiamo messo in luce il valore aggiunto di un approccio integrato. I casi di successo presentati ci offrono la certezza che, investendo in sinergia tra pubblico e privato, il territorio potrà crescere e affermarsi”.

In prima fila anche i sindaci di Ragusa, Santa Croce Camerina, i rappresentanti di Ispica e Scicli, gli attori istituzionali e gli operatori privati. Tutti attorno a un tavolo, a ragionare di futuro. Un’immagine rara, ma necessaria.

Ed è forse proprio questa la vera notizia. Che oggi, nel Sud Est siciliano, si torni a parlare di turismo come qualcosa che si costruisce insieme, con metodo e professionalità. Che l’entusiasmo non basta più: servono strumenti, formazione, connessioni. E un orizzonte chiaro.

Enjoy Barocco, oggi, non è solo un nome: è un laboratorio di futuro, un’identità da costruire giorno dopo giorno, con il coraggio di chi non si accontenta.

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