LA RECESSIONE DELL’EUROPA

Il Governatore Draghi è sicuramente il monetarista più aperto agli scenari mondiali, al di là della limitata “visuale teutonica” con la quale la Merkel vorrebbe realizzare l’egemonia tedesca sull’Europa, per via economica.

Non a caso, egli è un antico allievo del Genio Monetario prof. F. Caffè. Egli quindi sta sempre più divenendo, con le idee e cultura italiana, il Faro di riferimento e l’ancora di salvataggio della “Europa monetaria”, in attesa però che qualcuno rimetta sulla “giusta via” l’economia reale, per la quale il cosi detto “mercato globale” non sembra funzionare a dovere. Infatti, la”divisione del lavoro” a livello internazionale non sembra funzionare, perché considerata superata a livello accademico,specie da parte americana,dotata di dollari in maniera illimitata.

A giudizio di chi scrive, nella confusione totale internazionale del momento, chi potrebbe rimettere in ordine la propria economia è solo l’Italia, solo che prendesse coscienza d’essere l’unica Nazione dotata di cultura, sia dal lato del monetarismo, come da quello dell’economia dei beni, dei servizi,delle cose reali, per di più da realizzare senza inquinamento.

A condizione però che di economia trattassero gli economisti, non i tuttologi. Domanda finale della Lega Italica: che fine ha fatto il Parlamento Europeo ?

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