LA PROVINCIA NON SA NULLA DEL GABBIOTTO DELLA VIRTU FERRIES SEQUESTRATO DALLA CAPITANERIA AL PORTO DI POZZALLO

La Provincia non sa nulla del “gabbiotto” costruito in area demaniale ed utilizzato dalla società maltese Virtu Ferries come ufficio imbarco passeggeri diretti a Malta a mezzo catamarano. Tuttavia, nonostante la nota dell’ufficio stampa – rimane ragionevolmente difficile immaginare che l’Ente provinciale non sapesse nulla della vicenda che ha portato al sequestro della struttura da parte dei militari della Capitaneria di porto, che, per la verità, ha sollevato fra gli addetti ai lavori, e più in generale nella pubblica opinione, non pochi interrogativi sull’uso corretto degli spazi demaniali da parte di privati, grandi o piccoli.

“In relazione alle notizie di stampa – si legge nel comunicato – sulle presunte dimenticanze o inadempienze della Provincia Regionale di Ragusa circa l’installazione di “gabbiotti” nell’area demaniale del porto di Pozzallo, il commissario straordinario Giovanni Scarso, sentito il dirigente responsabile ing. Carlo Sinatra, dichiara:”Non risultano alcune anomalie o dimenticanze da parte della Provincia che invece sta provvedendo, di concerto con le autorità competenti, a dare attuazione al piano di sicurezza dell’area portuale di Pozzallo, recentemente approvato dall’Autorità competente, che non prevede all’interno di quest’area uffici della compagnia marittima Virtu Ferries”.

Il problema sollevato, per la verità, non riguarda in modo generico l’installazione di “gabbiotti”, ma del “gabbiotto” in uso alla società maltese Virtu Ferries; né, leggendo con attenzione il contenuto del comunicato, viene esclusa l’eventualità che, a suo tempo, la Provincia abbia avviato richiesta di concessione, mai esitata, all’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente. Certo è che la notizia del sequestro, fra l’altro trapelata con ritardo, e dell’uso illegittimo della struttura da parte di una società privata, non è un’invenzione. La Provincia in questo caso non c’entra nulla? Può darsi. E comunque va bene così. Va però correttamente rilevato che magna pars del progetto per la stazione passeggeri al porto di Pozzallo, del servizio security per i passeggeri provenienti da Malta, dei ripetuti interventi di dragaggio del porto turistico, nonché del piano sicurezza, recentemente approvato dall’Autorità competente ( come si legge nel comunicato stampa di oggi) è stato ed è proprio l’Ente di viale del Fante. Ad ogni modo è compito dell’autorità giudiziaria accertare eventuali responsabilità e procedere come per legge.

Certo è che qualcuno avrà pure dato ordine a qualcun altro di costruire “il gabbiotto” adibito per anni ad uffici della Virtu Ferries. Come pure non è difficile supporre che, nel momento in cui la struttura è stata realizzata, chissà quanti rappresentanti delle forze dell’ordine, certamente in buona fede, passando da quelle parti, abbiano trascurato di controllare carte e documenti che accertassero la regolarità dei lavori in corso, immaginando magari che tutto fosse in regola. Rispetto a questa serie di omissioni, non da poco, la gente ha pure il diritto di chiedersi se tutte le altre concessioni siano in regola e se eventuali prescrizioni siano state rispettate. Facile supporre, a questo punto, una specie di operazione setaccio da parte dei militari della Capitaneria di porto impegnati, più che mai, a far rispettare la normativa vigente in fatto di occupazione di spazi demaniali, dell’uso corretto delle aree date in concessione e del regolare pagamento dei canoni annuali.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it