LA POLIZIA POSTALE SBARAGLIA UNA BANDA DI TRUFFATORI

Sbaragliata la banda di malviventi che a ridosso delle festività natalizie ha truffato i navigatori web in cerca di acquisti convenienti. Il sito era arrivato agli onori della cronaca grazie all’attività del gruppo Madhitech “Shop” Online  di Facebook, costituito da circa 280 utenti che si sono organizzati informando la stampa, le emittenti locali, i siti specializzati nell’acquisto via web. La sensibilizzazione ha provocato l’intervento di una troupe delle Iene, dando clamore alla truffa, ed e’ stata fatta anche un’interpellanza parlamentare. Fondamentale è stata l’azione di collaborazione tra i cittadini truffati e le forze dell’ordine. Infatti, gli amministratori del gruppo Facebook hanno organizzato una vera e propria azione coordinata, soprattutto richiedendo ai “soci” di formalizzare la denuncia e inviarla all’amministratore incaricato di catalogarle. Successivamente, grazie al contatto con l’Assistente Capo di P.S. Alessandro Pili, della Polizia Giudiziaria della Questura Università di Roma (diretta dalla dott. Lucia Franchini), si è provveduto all’invio delle copie delle denunce e delle informazioni utili raccolte: bonifici, distinte di versamento, ecc. L’indagine di Alessandro Pili e delle sue squadre ha portato ad ottenere l’autorizzazione all’oscuramento del sito Madhitech  (postato sul server Aruba S.p.A di Arezzo) e al sequestro dei conti correnti dove P. V. (pluri pregiudicato romano e titolare della Madhitech), faceva effettuari i bonifici: Monte Paschi di Siena, Intesa San Paolo, Cassa di Risparmio di Civitavecchia, Banca delle Marche e Credito Artigiano di Roma. Bloccato anche il conto corrente delle Poste Italiane sul quale  Vandalo e i suoi complici appoggiavano i versamenti delle carte di credito e postepay.
Dopo le perquisizioni effettuate in tre appartamenti situati nei quartieri romani di Colli Aniene, Collatino e Tor di Nona, sono stati denunciati il sessantenne V. P. e il ventottenne P. M. E’ ricercato il quarto complice, il settantenne P.A. Il lavoro effettuato da due pattiglie investigative, oltre al lavoro del tecnico della Polizia Postale, ha portato al sequestro di quasi 50 mila euro tra contanti e assegni, oltre materiale informatico (Pc portatili, hard disk e cellulari) e documenti inerenti il sito.

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