LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA CONIUGI ROMENI

Nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 19.00, una telefonata al 113 allertava circa la presenza di una donna bloccata da personale dipendente presso un noto negozio di calzature sedente nella zona di Viale della Americhe.
Subito intervenuta una Squadra Volante, appurava la presenza della donna di origini romene, in braccio un bebè di pochi mesi, appena bloccata all’uscita del negozio in questione a causa dello scattare del sistema antitaccheggio.
In effetti, gli agenti operanti potevano appurare che la giovane aveva riposto nella propria borsa un paio di scarpe Nike del valore commerciale di circa 50.00 euro, dopo aver divelto la placca antitaccheggio.
Le informazioni assunte nelle immediatezze dagli agenti operanti dimostravano come la donna fosse stata notata aggirarsi all’interno dei locali già da un po’ in compagnia di un uomo che teneva per mano un bimbo piccolo.
Le ricerche esperite tempestivamente nei dintorni consentivano effettivamente di individuare poco distante dal negozio un uomo, assieme ad un bambino di tre anni, risultato essere il coniuge della donna fermata poco prima.
Le successive perquisizioni condotte a carico dei medesimi consentivano di rinvenire ancora due paia di scarpe marche Nike e Puma, del valore complessivo di circa 100.00 euro, occultate nel cofano posteriore della vettura in uso ai due, una Renault Scenic di colore scuro, parcheggiata poco distante, mentre indosso all’uomo veniva trovato un taglierino evidentemente utilizzato dalla coppia per impossessarsi della refurtiva.
Dagli accertamenti condotti si poteva appurare che le ultime due paia di scarpe erano state asportate presso un diverso negozio di scarpe situato all’interno di un locale centro commerciale, i cui dipendenti tuttavia non si erano ancora accorti della consumazione del furto ai loro danni.
 I due romeni, incensurati e domiciliati a Chiaramonte Gulfi, venivano condotti presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per i rituali adempimenti, anche foto-dattiloscopici, quindi denunciati in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria per furto aggravato e ricettazione in concorso fra loro.
La merce veniva regolarmente restituita ai titolari degli esercizi commerciali che sporgevano formale denuncia sull’accaduto.
 I coniugi in trasferta venivano altresì segnalati alla locale Divisione Polizia Anticrimine per la valutazione del concreto modus operandi relativo alla presenza dei due bambini utilizzati al fine di agevolare la commissione dei delitti in questione.
Con l’occasione si rammenta l’importanza della tempestività delle segnalazioni al 113 per una più efficace ed incisiva azione delle Squadre Volanti sul territorio, così come per consentire una proficua attività di prevenzione a tutela della sicurezza pubblica.

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