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LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA 2 RICETTATORI DI PNEUMATICI
14 Mar 2014 17:17
Da dieci giorni gli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa stavano indagando su un grosso furto di pneumatici avvenuto a Ragusa, in quanto il titolare di una rivendita denunciava il tutto e che la merce raggiungeva il valore di quasi 40.000 euro. Durante un’intera notte ignoti avevano aperto un varco nella parte superiore del suo magazzino prelevando decine di pneumatici di grande valore commerciale.
Immediate scattavano le indagini dei Poliziotti della Sezione Reati Contro il Patrimonio della Squadra Mobile sui possibili basisti che lavorano all’interno e su soggetti dediti a reati contro il patrimonio.
In meno di una settimana i sospetti ricadevano tutti su alcuni soggetti ed il cerchio si stringeva. Da ulteriori accertamenti veniva recuperata parte della merce venduta da P.L. con l’intermediazione di L.P, soggetti entrambi pregiudicati ed uno di questi già condannato per reati contro il patrimonio.
All’ignaro acquirente veniva sequestrata la merce rubata e restituita alla vittima. Il giovane anche lui vittima di essere stato ammaliato “grande affare”, riferiva di aver comprato 4 pneumatici nuovi a 100 euro quando lo stesso rivenditore ha riferito che il valore commerciale sul mercato di questa tipologia di gomme da auto è di circa 500 euro.
Dagli elementi raccolti fino ad oggi dalla Polizia di Stato, due sono i denunciati per il reato di ricettazione ed in corso vi sono indagini su chi ha realmente commesso il furto, così come si ricerca la restante parte della merce di ingente valore.
“La Polizia di Stato raccomanda ai consumatori di non cadere nell’errore del facile risparmio quando si ha sospetti della provenienza della merce poiché si rischia di venire denunciati per incauto acquisto o nei casi più gravi per ricettazione. Inoltre la merce come in questo caso viene sequestrata e riconsegnata al legittimo proprietario perdendo così anche il denaro già speso”.
“La Squadra Mobile continuerà le indagini per risalire a chi ha perpetrato il furto ed a coloro che stanno provando a vendere la merce rubata ancora sul mercato nero”.
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