La politica dei “fori inferiori”

La pratica del beneficio è antica come il cucco. Uno dei modi della politica di oggi è lo STAFFISMO. Lo staffismo risale all’era MAUROzoica quando l’ex presidente inventò, consentito dalla normativa vigente, un articolo di un regolamento provinciale che permetteva agli amministratori di poter prevedere un personale proprio, di nomina fiduciaria che non rispondesse ad alcun criterio utile per tutti i posti del pubblico impiego.

Pertanto su presentazione di un curriculum personale si sono ammessi tanti uomini e tante donne, vicini al potere politico, a svolgere compiti di segreteria e di portaborse ai vari Presidenti ed  Assessori che si sono succeduti in questi anni.

Una specie di medievale investitura che nel sistema feudale vedeva il Re cedere ai vassalli, ai valvassori ed ai valvassini un pezzettino sempre più piccolo di potere.

L’era ANTOCIana non è da meno; il parsimonioso, anche se stimolato più volte a porre rimedio a questo orrendo sistema feudale, non ha voluto modificare il regolamento perché la sua maggioranza sarebbe stata messa a dura prova. Da tre anni chiedo di modificare tale mal pratica, generatrice di false speranze e di precariato nonché di disparità tra gli aspiranti giovani di tutta la Provincia che vorrebbero fare carriera nel pubblico impiego (assieme ai consiglieri Tumino e Barone), anche per evitare che lo stesso avvenga nell’ipotesi di un governo di centro-sinistra, ma inutilmente, tutti i tentativi sono stati fallimentari e bocciati a colpi di maggioranza in aula consiliare.

La provincia ha nel suo seno ben 550 dipendenti, a volte mal utilizzati, ammassati a quattro per ogni stanza, ma, a detta di lor signori, non è stato mai possibile trovare dei segretari di fiducia per gli amministratori.

Questo scherzetto ci costa ben 300.000 euro all’anno ed ha permesso di operare un turn over di personale che è diventato veramente insopportabile.

Incarichi dai tre mesi in su, o part time, con la presenza di due staffisti per ogni posto, rotazione vorticosa a seconda della vicinanza o meno del politico che andava via e del nuovo che arrivava. Pochi sono quelli che sono rimasti per tutto il periodo, secondo la logica che… un pò per uno non fa male a nessuno.

Con i soldi dei contribuenti, questi politicanti si fanno le amicizie personali e poi si lamentano se della politica si dice peste e corna e dei privilegi della casta ne sono piene le cronache quotidiane.

Quando si discute di questi temi la risposta è sempre: “i soliti COMUNISTI buoni solo a mangiare bambini ed a criticare…..ma se ci fossero loro sarebbe diverso?”

In più una malalingua, attraverso una lettera anonima che abbiamo fatto avere all’ex Procuratore della Repubblica di Ragusa Fera, avanzava il sospetto sulla collocazione  di alcuni di questi staffisti che non era nelle stanze della provincia, così come prevede il contratto di lavoro, ma in quelle di alcune segreterie politiche.

Veniamo ai beneficiati (premetto che non ho nulla  nei confronti di queste persone che si sono trovati al posto giusto nel momento giusto ed “approfittano” di una norma messa li per fare consenso di bassa lega): dal mese di giugno del 2007 fino ad ora sono stati così suddivisi:

Presidente ANTOCI : Roccaro, La Licata, Russo, Furnaro, Cascone, Fidelio, Sammito, Giannetti, Licitra

Ex Assessore ALFANO: Trama, Abate

Assessore CAVALLO: Mavì, Mania

Assessore CARPINTIERI: Ragusa, Sammito

Ex Assessore FLORIDDIA: La Terra, Catera

Ex Assessore CILIA: La Rosa, Vitale, Sacrificato, Nicastro, Ferma, Ragusa, Bentivegna, Barone, Chessari, Sammartino

Assessore DI GIACOMO: Gurrieri

Assessore GIAMPICCOLO: Storaci, Pellegrino, Guastella

Assessore MALLIA: Cilia,

Assessore MANDARA’: Belluardo

Ex Assessore MONTE: Pisana, Fronte

Assessore MINARDI: Insacco, Consolino, Occhipinti

Ex Assessore VENTICINQUE: Savà, Tussellino

 

Vince questa speciale classifica l’Assessore Cilia, mentore Incardona, che ha fatto nel breve tempo del suo mandato ben 10 portaborse, alla media di uno ogni due mesi. Complimenti!! Anche il parsimonioso Antoci non scherza con ben 9 nominati, anche se uno lo cede al presidente Occhipinti.

Un sistema malato, in coma irreversibile, che drena risorse per destinarle in modo fazioso e parziale e non nell’interesse della collettività. Il problema annoso e grave del lavoro non si risolve con lo staffismo, ma con una programmazione seria, con impegni nel bilancio dell’Ente e con interventi mirati alla protezione delle fasce più deboli del nostro sistema sociale che sta soffrendo maledettamente.

Lo staffismo ed il portaborsismo crea disparità nei giovani che perdono l’interesse allo studio ed alla preparazione personale in quanto vedono la raccomandazione, anzi ancora peggio il lecchinaggio, come una pratica indispensabile per fare valere le loro qualità. Un pregiudizio nei confronti di questi politici che promettono e poi fanno pesare le loro promesse in occasione delle tornate elettorali.

Ci penserà il ministro Tremonti a fare abbassare le penne agli amministratori e a deludere le speranze mal riposte di questi tanti giovani con la nuova finanziaria che non prevederà più soldi per il personale di staff. Se gli amministratori ritengono indispensabile la presenza dei segretari particolari sarebbe utile che li pagassero decurtando le somme dalle loro indennità.

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