LA POLITICA COMUNITARIA E L’AGRICOLTURA IBLEA

Dall’11 aprile al 30 giugno si decideranno le sorti di milioni di agricoltori e di imprese europee. Gli appuntamenti cruciali per la nuova Politica agricola comunitaria, quelli che decideranno destinatari e sistemi di aiuto per l’agricoltura dei prossimi 6 anni, sono stati avviati in questi giorni a Bruxelles. Sarà il Parlamento europeo ad esprimersi sulla proposta di bilancio Ue. Una delicata fase negoziale che porterà al testo definitivo della nuova Pac, preceduta dalla pubblicazione di uno studio voluto dalla commissione Agricoltura e sviluppo rurale dell’Unione. Strategie politiche che potranno avere ricadute fondamentali anche nell’area iblea, a forte vocazione agricola. Sono gli aspetti più interessanti fatti rilevare dal presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino, durante la sua partecipazione, nei giorni scorsi, al convegno su “Il valore dell’aggregazione nell’ambito della Pac” promosso a Catania da Confcooperative Sicilia. Un appuntamento, voluto dal presidente regionale Confcooperative, Gaetano Mancini, con la collaborazione della presidente Fedagri Sicilia, Federica Argentati, a cui hanno partecipato il presidente della commissione Ue, Paolo De Castro, l’europarlamentare Giovanni La Via e l’assessore regionale per le Risorse agricole ed alimentari, Dario Cartabellotta. “L’incontro – chiarisce Gulino che era presente all’appuntamento con il vicepresidente Confcooperative Ragusa, Carmelo Criscione, con il responsabile tecnico Emanuele Lo Presti e con Eva Cappello, presidente della cooperativa agricola Piano Stella di Vittoria – è servito a prendere atto dei contenuti del suddetto studio in cui, tra le altre cose, è attestata tutta la validità e l’efficacia del modello cooperativo”. Queste le principali caratteristiche che emergono dallo studio: l’importanza della crescita dimensionale e quindi della necessità di aggregazione. Le forme aggregate invero di gestione dell’offerta si confermano il luogo ideale per crescere e proiettarsi verso le nuove sfide del mercato. “Ci auguriamo – continua Gulino – che la commissione europea tenga conto di questi risultati nell’ambito del negoziato ancora aperto sulla nuova Pac, dando adeguato rilievo ai numerosi aspetti positivi della cooperazione che sono emersi. I risultati di “Support for farmers cooperatives” confermano il ruolo cruciale che le cooperative possiedono allo scopo di garantire agli agricoltori una maggiore redditività”. Gulino, inoltre, si sofferma anche sull’esposizione fatta dall’assessore Cartabellotta. “Molto competente – chiarisce – e, soprattutto, l’impressione che ho avuto è che operi in sinergia con La Via e De Castro, un aspetto molto importante assieme al fatto che ha mostrato molto interesse per il nostro territorio, circostanza che ci lascia ben sperare. La sfida per il futuro? Decisamente occorre darsi da fare per scegliere di cooperare o lavorare in rete, progettando insieme lo sviluppo della Sicilia. Oppure rischiamo di rimanere al palo. L’assessore Cartabellotta ha paragonato il settore agricolo ad un condominio dove al posto degli appartamenti ci sono le piccole e grandi aziende agricole. Le parti comuni che dovrebbero essere curate sono, al momento, terra di nessuno. E senza un buon capo condomino sarà impossibile potere contare su una forte identità. Basti pensare che se consideriamo tutti i grandi marchi italiani, sia per quanto riguarda il settore lattiero-caseario che con riferimento all’agroalimentare, non sono presenti marchi siciliani. E questo è un aspetto significativo, che ci contraddistingue in negativo. Bisogna invertire la tendenza”.

 

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