È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA PASTORALE DELLA SALUTE E L’ORIENTAMENTO OPERATIVO DELLE CAPPELLANIE OSPEDALIERE
01 Nov 2016 06:45
La pastorale della salute si propone di promuovere la presenza e l’azione pastorale della Chiesa nel mondo della Sanità e di curare la formazione umana e cristiana degli operatori sociosanitari. In questa direzione procede la creazione delle cappellanie ospedaliere, nuove frontiere per una pastorale della salute efficace. E’ il tema trattato ieri pomeriggio dal direttore dell’ufficio a livello diocesano, don Giorgio Occhipinti, che ha tenuto il secondo appuntamento del corso formativo rivolto a volontari operanti nella pastorale della salute, cappellanie ospedaliere, ministri straordinari della comunione eucaristica. “Questa azione pastorale – ha sottolineato don Occhipinti – è compito di tutta la comunità cristiana, perché il tempo della malattia o lo sforzo di preservare e di curare la salute, sono ambiti privilegiati della testimonianza cristiana: infatti gli operatori sanitari e pastorali, promuovendo progetti intesi a rendere più umani gli ambienti di salute o cooperando a quelli già in atto, sono chiamati a offrirvi il contributo specifico della loro visione cristiana dell’uomo”. “Nella pratica quotidiana – aggiunge don Occhipinti – la pastorale della salute comprende azioni e gesti molteplici: dalla visita e accompagnamento religioso dei malati, familiari e personale sanitario, al loro coinvolgimento nella catechesi, nell’animazione liturgica e sacramentale ed in altre attività pastorali. In questo cammino socio-ecclesiale si colloca la novità della Cappellania ospedaliera che è espressione del servizio religioso prestato dalla comunità cristiana nelle istituzioni sanitarie. È composta da uno o più sacerdoti cui possono essere aggregati anche diaconi, religiosi e laici. La Cappellania non va intesa come un semplice organismo di partecipazione e di collaborazione tra operatori pastorali e sanitari ma come una precisa metodologia di lavoro in grado di valorizzare tutte le componenti del Popolo di Dio nell’ambito della ministerialità verso i malati e il mondo sanitario in generale: lavorando insieme e con compiti ben definiti e verificabili, l’impegno pastorale diventa più armonico e meno faticoso e la testimonianza ecclesiale più autentica”. Sono due gli organismi che si ispirano ai valori della complementarità dei doni, della comunione e della partecipazione ecclesiale nell’ambito della pastorale sanitaria: il Consiglio Pastorale Ospedaliero e la Cappellania. Il primo ha una composizione più vasta e articolata ed ha l’obiettivo generale di promuovere l’evangelizzazione degli ambienti ospedalieri, coinvolgendo le diverse realtà e professioni. La Cappellania è, invece, un’istituzione più ristretta, con finalità più precise e prettamente pastorali, dove diaconi, religiose, religiosi e laici, adeguatamente formati, affiancano l’impegno pastorale quotidiano dei cappellani. “Il nostro sforzo e la nostra iniziativa – ha concluso don Occhipinti – potranno contribuire ad arricchire di nuovi elementi ed esperienze il cammino della Chiesa che vuole farsi vicina a chi vive il dolore ed a chi si spende nel curarlo”. Il prossimo appuntamento del corso formativo si terrà lunedì 7 novembre, a partire dalle 16, sempre al centro internazionale di spiritualità “Cor Jesu” di Ragusa. L’appuntamento sarà tenuto da don Antonino Aprile (SdB), parroco della chiesa del Sacro Cuore di Pozzo Cassero, a Modica. Relazionerà sul tema: “Il ministro straordinario della comunione eucaristica a servizio della fragilità umana”.
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