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LA PASSALACQUA PRONTO AD UN NUOVO PROGETTO
27 Mag 2012 13:20
La stagione 2011-2012 della Passalacqua Spedizioni va in archivio. C’è rammarico per aver mancato l’obiettivo della promozione in serie A1 ma anche serenità perché società, tecnico e atlete sanno di aver poco da rimproverarsi. Hanno lavorato con grande attenzione e applicazione. Alla fine, la differenza l’hanno fatta degli episodi (infortuni, partita interna nella regoular season contro Battipaglia, un paio di conclusioni in gara-uno delle semifinali dei playoff) che appartengono a quell’imponderabile che sfugge a qualsiasi programmazione. L’amarezza, tuttavia, è già stata metabolizzata e il presidente Gianstefano Passalacqua è pronto a rilanciare la sfida di questa giovane e ambiziosa società.
L’annata sportiva è stata già analizzata anche insieme a coach Marco Savini. Sia il presidente che il capo allenatore hanno convenuto come il progetto che mirava a conquistare la serie A1 nel corso di questa stagione e con questo parco-atlete si è concluso a Chieti. «Nonostante un buon rapporto personale con Marco Savini – ha spiegato il presidente Passalacqua – la società ha intenzione di rifondare la squadra e aprire un nuovo ciclo che sarà caratterizzato dall’inserimento di ragazze giovani nel roster. Questa squadra era stata costruita per centrare la promozione nel corso di questa stagione e Marco Savini era il tecnico più adatto a guidare questo gruppo. Ora si volta pagina, non senza aver espresso gratitudine e apprezzamento a Marco Savini per il lavoro svolto e per la professionalità e l’impegno con il quale ha vissuto la sua esperienza a Ragusa. Se durante quest’anno, abbiamo compiuto un salto di qualità, lo dobbiamo senza dubbio anche a lavoro svolto da coach Savini e dalla sua equipe. A lui auguriamo davvero ogni bene perché è una persona squisita e un professionista che merita di raggiungere le vette cui aspira».
Anche coach Savini ha convenuto sull’epilogo di questo progetto: «Il presidente Passalacqua è stato sempre di una chiarezza esemplare. L’obiettivo che ci eravamo dati non è stato centrato per una serie di fattori. Occorre prenderne atto e andare avanti. Il bilancio della mia esperienza a Ragusa è senza dubbio positivo, soprattutto perché mi ha dato la possibilità di lavorare in un ambiente e in una società con persone davvero splendide. Mi piacerebbe cambiare soltanto il risultato conseguito sul campo, ma non ho né rimpianti, né rimorsi perché so che abbiamo dato tutti il massimo».
Il presidente Passalacqua allarga la sua analisi anche oltre l’aspetto sportivo. «Il bilancio della stagione sportiva è negativo e questo non lo nascondiamo, per primi a noi stessi. Volevamo la serie A1 e non siamo riusciti a raggiungerla. Siamo, tuttavia, arrivati primi, insieme a La Spezia, nella regoular season e con qualche situazione favorevole in più, avremmo centrato una promozione che, nel complesso, potevamo meritare. E questo senza nulla togliere al Cus Chieti che è in finale perché ha dimostrato di essere superiore. Ma, analizzando la stagione, abbiamo altri motivi per essere soddisfatti. Ragusa ha infatti iniziato ad amare questa squadra, come testimoniano le mille presenze al palazzetto. Questo è per noi un grande risultato, come siamo orgogliosi di aver posto le basi di un settore giovanile che ha già un vivaio di 150 ragazze. Da qui ripartiamo con un nuovo progetto, ma con lo stesso obiettivo. Vogliamo crescere, andare avanti per toccare il cielo. Quest’anno abbia solo accarezzato un sogno, proveremo con tutte le nostre forze a realizzarlo nelle prossime stagioni».
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