LA NOVA VIRTUS GIOCA IN TRASFERTA CONTRO LA NUOVA JOLLY CALABRIA

 La  Nova  Virtus, nella quart’ultima  giornata di campionato sarà impegnata in  trasferta contro la Nuova Jolly Reggio Calabria  sabato sera. Contro la robusta e quadrata Nuova Jolly di coach Leonardo Ortenzi che, peraltro, cerca due punti preziosi per scongiurare il play-out, la Nova Virtus mira anch’essa a vincere per tenere ancora in vita proprio la flebilissima speranza di poter agguantare gli spareggi-salvezza, ai danni di Gela, distante ben quattro punti, ed impegnata, anch’essa in anticipo, sul campo del Cocuzza San Filippo del Mela che punta, invece, ad entrare nella griglia play-off.

I virtussini, cercano di portare a casa un risultato utile per cercare di agguantare i play out. Già alla vigilia del campionato, era ben noto che l’impresa-salvezza per la giovanissima squadra ragusana era assolutamente improba e tale si è confermata. Fine alla fine , perciò, il team ibleo onererà tutte le partite. Molto travagliata la vigilia della contesa con la Nuova Jolly. Solo poco prima dell’incontro, coach Recupido potrà appurare la disponibilità del play Mattia Terrana che nel finale del match con San Filippo del Mela ha accusato una nuova botta alla caviglia già malandata. Quasi certa anche l’indisponibilità di capitan Carmelo Iurato, afflitto da una noiosissima tendinite che lo ha costretto ai box per tutta la settimana. Quello della Nuova Jolly, peraltro, è roster che vanta ottime individualità come il centro oriundo argentino Guillermo Ates ed il cecchino Raffaele Angelino (entrambi devastanti all’andata al PalaPadua, quando quelli d’oltre Stretto vinsero all’extra-time), ben supportati dai giovani Claudio Vozza e Dario Costa, oltre che dall’esperto Tramontana. Modesto, invece, l’apporto del resto della truppa, comunque, ben assortita. Come dire, insomma, che se la Nova Virtus giocasse una buona partita, l’esito della trasferta in terra calabra sarebbe tutt’altro che scontato. Ma in primis, dovranno essere proprio gli sbarbatelli di coach Recupido a credere nell’impresa.

Ricordiamo, infine, che le squadre giocheranno passivamente le prime due azioni della gara, volendo dare un segnale di forte mobilitazione verso scelte non condivise. Poi, sportivamente, onoreranno la partita. Le società, infatti, non condividono le recenti ipotesi di riforma dei campionati, al vaglio degli organi dirigenziali della Fip, tra cui l’ ingiustificata dequalificazione da nazionale a interregionale della DNC, con un irragionevole allargamento a 12 gironi, ma uguali costi di gestione.

 

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