La Madonna delle Milizie incanta Scicli nell’edizione dei grandi ritorni sul palco

Quest’anno gli organizzatori ed i protagonisti della sacra rappresentazione del miracolo della Vergine a cavallo, Maria SS. delle Milizie venuta in soccorso, nel 1019, dell’esercito normano nella battaglia con i saraceni, sono stati superlativi. Sul palco ieri sera si è visto quello che gli sciclitani vogliono da sempre vedere: fedeltà al testo del Pacetto-Vanasia risalente al 1933, amore nella recitazione, professionalità nei movimenti, coordinamento nello svolgimento dell’evento.

Bravo il cast e bravo chi ha pensato ad esso, bravo chi ha voluto il ritorno di Massimo Leggio sul palco di Scicli dopo 12 anni di assenza affidandogli il ruolo del Conte Ruggero d’Altavilla ed anche la regia, bravo chi ha chiamato ancora una volta Giuseppe Ferlito, stavolta nelle vesti dell’emiro Belcane.  A mettere insieme questi elementi di bravura e capacità è stata l’associazione Hic ed Nunc presidente Giuseppe Ranzani che, in poco meno di due mesi,   dopo aver vinto la gara indetta dal Comune ha fatto tutto: dalla riproposizione alla costruzione, in piazza Italia, del castello necessario per la sacra rappresentazione alla composizione del cast.

Quel Giuseppe Ranzani, sciclitano doc, noto per essere un tenore di fama mondiale, per essere un artista ed un promotore dalle grandi idee: una risorsa per la città forte di quella marcia in più che lo rende fantasioso, creativo e soprattutto impegnato. 

Un’edizione, quella del 2024, impeccabile. Nonostante i tempi ristretti in cui si sono mossi gli organizzatori. La sacra rappresentazione, iscritta al Rei della Sicilia, ha rispettato un minuto di silenzio ad inizio della recitazione in memoria di due persone morte in questi giorni in città. 

Quella di quest’anno è stata l’edizione dei…ritorni. Da Massimo Leggio, in splendida forma nella doppia veste di regista e di attore, sul palco dopo 13 anni di assenza, a Giuseppe Ferlito nelle vesti dell’emiro Belcane che quest’anno ha lasciato i panni del Conte Ruggero d’Altavilla interpretato da Massimo Leggio, a Giuseppe Stimolo, ritornato anche lui sul palco dopo cinque anni di assenza, ai giovani che compongono le truppe normanne e saracene composto da giovani studenti per le prime e da giovani dei centri di accoglienza immigrati per le seconde. Un ritorno, nell’organizzazione della sacra rappresentazione, è stato quello di Giuseppe Ranzani che ha voluto la riproposizione del palco, seppure in dimensioni minori ma pur sempre affascinante nella sua bellezza e nel pensare collettivo di un evento che tocca emotivamente la comunità sciclitana particolarmente devota alla Madonna delle Milizie. 
Un successo simile a quello del 2011 quando sul palco di piazza Italia salirono attori di fama nazionale come Roberto Nobile, Massimo Leggio (entrambi ragusani), Carlo Cartier (modicano) e Roberto Alpi.
Quell’anno la regia era di Renato Fidone, il testo era del Pacetto-Vanasia nella versione rivisitata da Carmelo Conti e Renato Fidone, due grandi del teatro a Scicli e fuori.

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