LA LISTA DEI TAGLI CHE I SINDACI PROPONGONO ALLA POLITICA

Governo nazionale e Regione tagliano, riducono, ritardano i trasferimenti.

I sindaci iblei si preparano a fare una loro lista dei tagli. Quelli alla politica nazionale e regionale.

Si è tenuta giovedi mattina nella sala giunta del Comune di Ragusa, una riunione indetta dal sindaco Nello Dipasquale, neo vicepresidente regionale Anci, cui hanno partecipato il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque, anch’egli eletto di recente nel direttivo regionale Anci, e i sindaci di Ispica, Santa Croce Camerina e Acate.

Tema del confronto con i sindacati i tagli dei trasferimenti ai Comuni, che stanno mettendo in ginocchio gli enti pubblici territoriali.

Chi, come i primi cittadini, affronta  i problemi dei cittadini quotidianamente sa quanto sia esasperante dover dire no a richieste che provengono dalle fasce più deboli: anziani, minori, disabili, immigrati.

I tagli progressivi ai trasferimenti rendono sempre più difficile amministrare e dare risposte agli amministrati. Basti pensare a un comune del ragusano che mette a bando 7 case popolari, e cinque vengono assegnate a famiglie extracomunitarie in regola con il permesso di soggiorno, o all’altro Comune che mette a bando 10 mila euro per famiglie in difficoltà e le risorse economiche vengono assegnate di nuovo a famiglie extracomunitarie perché hanno i valori Isee molto bassi.

La composizione sociale della fascia trasformata, l’alta presenza di immigrati, che nessuno ovviamente colpevolizza, fa sì che gli interventi in favore del sociale solo di rado raggiungano famiglie di cittadini italiani, favorendo chiaramente chi vive nel disagio estremo.

L’esempio è appunto un fatto esemplificativo della difficoltà di amministrare e di dare risposte a chi chiede un aiuto, un sostegno.

Al termine dell’interlocuzione con i sindacati, i sindaci iblei hanno deciso di riconvocare il tavolo con la deputazione iblea, di coinvolgere l’Anci e di prevedere anche l’acquisto di una pagina sul Corriere della sera o sul Sole 24 ore, per lanciare un appello.

L’idea, condivisa dagli amministratori, è di scrivere un “Manifesto dei tagli alla Politica”: riduzione delle Camere di rappresentanza da due una, con conseguente drastica riduzione dei parlamentari, riduzione dei parlamentari regionali da 90 a 45, abolizione delle Province, e simili.

A giorni sarà resa nota la piattaforma dei tagli che i sindaci iblei proporranno in due manifestazioni, una indetta per il 14 settembre a Roma, l’altra per il 20 settembre a Palermo. 

 

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