È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA LEGGE ELETTORALE E LA PARITÀ DI GENERE
07 Mar 2014 05:23
“Alcuni nodi importanti, come i collegi, le circoscrizioni, la parità di genere, sono stati al momento accantonati, in attesa di un accordo nella maggioranza. Le donne del Pd starebbero raccogliendo, secondo quanto viene riferito, firme trasversali fra i banchi di Montecitorio per una lettera appello a Renzi in favore delle misure sulla parità di genere E Rosy Bindi ha minacciato di votare contro se non ci sarà una norma che prevede l’alternanza 50%-50% di donne e uomini ai primi posti in ciascun collegio. «Il Partito Democratico ha dimostrato con i fatti la parità di genere», ha detto Pina Picierno, della segreteria nazionale del Pd. La presidente della Camera Laura Boldrini ha fatto sapere, con un comunicato, di avere “incontrato un gruppo di deputate, appartenenti a diversi gruppi politici, che mi hanno espresso la loro preoccupazione in merito alla rappresentanza femminile nella legge elettorale. Abbiamo due articoli della Costituzione, il 3 (sull’uguaglianza) e il 51 (sulla promozione delle pari opportunità), che ci spingono in questa direzione. E la metà della nostra popolazione è costituita da donne. La nuova legge elettorale deve tenere conto di questo». Forza Italia, però, non sembra essere d’accordo. E il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, dichiara: “A me sembra un’assurdità stabilire quote per legge. In un collegio ci può essere una donna bravissima che merita di essere capolista e in un altro collegio due uomini: perché dobbiamo stabilirlo prima? Io sarei perché ci fossero più donne o più uomini a secondo del merito” (Italia Oggi)
Come al solito, la questione femminile è controversa,nonostante ci battiamo per la parità di genere, che convalidata da tre articoli della Costituzione, deve essere sempre materia di scontro, di polemiche sterili e insulse. La realtà è che dobbiamo sempre lottare, fare una guerra per affermare i nostri diritti. E’ questo un paese civile, forse? Viviamo in uno Stato di diritto? Queste e altre domande, oltre ad una legge che realmente di democratico ha ben poco, ci portano ad una considerazione veramente bassa della politica e dei politici!!!!
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