La KeyJey perde ancora, stavolta in casa con il Mascalucia

Momento critico per la KeyJey Ragusa. Il tanto auspicato riscatto non c’è stato. La gara di sabato, che avrebbe dovuto risolversi in un successo per i padroni di casa che avevano necessità di migliorare la propria classifica, in realtà si è tramutata in una disfatta con gli avversari del Mascalucia che hanno portato a casa i due punti in palio, migliorando la propria posizione nella graduatoria del campionato nazionale di Serie A2 di pallamano, girone C.

E’ finita 26-29 per gli etnei con i locali guidati in panchina da Mario Gulino che, dopo un buon inizio e dopo essere riusciti a contrapporre colpo su colpo ai tentativi degli etnei di riportarsi in equilibrio, chiudendo addirittura la prima frazione di gioco avanti di tre lunghezze (16-13), sono calati vistosamente nella ripresa, facendosi sorpassare a metà della frazione e non riuscendo più a riprendere gli ospiti neppure nel finale quando, pure, si erano portati a meno due. Davvero un peccato per il sette ibleo che non può neppure più farsi scudo per le assenze che, in queste ultime settimane, hanno rimaneggiato il team.

E’ necessario registrare qualcosa, e al più presto, per cercare di giocarsi le ultime chance nel rush finale di questa parte della stagione. Infatti, il campionato osserva, adesso, due turni di riposo. Si tornerà in campo il 20 marzo e i ragusani saranno di scena ad Alcamo contro una diretta concorrente nella lotta per evitare la retrocessione. “Abbiamo cercato di mettercela tutta – sottolineano dal team ibleo – e sembrava che, fino a un certo punto, questa voglia di rivalsa, anche e soprattutto dopo la sconfitta subita a Enna, avesse preso il sopravvento in positivo.

Invece, a un certo punto, è subentrata la solita paura di vincere, che ormai conosciamo fin troppo bene, e gli avversari sono risaliti in cattedra sino a chiudere il match avanti di tre lunghezze. No, così non va bene. Troppi errori, troppi problemi nella gestione dei momenti topici della gara. Dobbiamo maturare di più. Altrimenti rischiamo grosso. E non possiamo permettercelo. Non a questo punto, molto delicato ormai, della stagione”.

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