La giornata mondiale conro l’omotransfobia celebrata a Scicli. VIDEO

Il 17 maggio, dal 2004, è la giornata mondiale contro l’motransfobia. Ieri, è stata celebrata a Scicli.

Un momento importante, in attesa del RagusaPride che si svolgerà a giugno. La parata finale è prevista per il 25 giugno a Marina di Ragusa.

Ieri a Scicli, tra gli interventi, quello dell’Assessora alla pubblica istruzione e alle politiche sociali Simona Pitino. Anche il presidente dell’Arcigay Ragusa, Andrea Ragusa, ha tenuto un discorso.

Qui, riportiamo alcuni stralci:

Giornata mondiale contro l’omotransfobia. Celebriamo questa giornata dal 2004. Siamo ancora qui a parlarne. Perchè? Basta sfogliare un giornale, seguire un comune telegiornale e il perchè è presto
spiegato.
“Pervertito”
“Checca”
“Deviato”
“Camionista”
Sono alcuni commenti riportati sotto articoli, foto, post, tweet che parlano di questioni Lgbt. Sono armi: si prende la mira e poi si spara.
L’Italia brancola nell’omotransfobia come non aveva mai fatto prima. E’ una nebbia fitta quest’odio. L’ omofobia è sotto la pelle delle persone che la abitano. E’ una paura che scatta. Insulti, aggressioni, morti sono una scia. Illuminano una grande domanda: in nome di chi? In nome di cosa?
Aggiungo un’altra domanda:
“Perchè ci odiano?”
La risposta ci viene data da Maria, che fa parte di Bit, collettivo bisessuali Toscana: “La nuova paura, quella che contagia i giorni, i pensieri,è la paura dell’altro. La paura dello specchio. Ti guardi negli occhi degli altri, vedi un coraggio che non hai . Lo trasformi in rabbia, odio, risentimento. Ci odiano perchè siamo liberi”.

Poi, la conclusione: “Concludo questa riflessione che spero abbia la capacità di avviare percorsi intersezionali. Sento nel cuore un residuo di speranza. La sento e la vedo negli occhi di chi si avvicina, a
me è successo tante volte in questi giorni, e chiede: “Cosa possiamo fare?” Io, Arcigay dunque, ho nel cuore un desiderio e anche un progetto: quello di dare vita ad un centro di ascolto.
Un centro d’ascolto serio dove chi viene possa sentirsi a casa. Per questo chiedo a voi di
mettere insieme le forze”.




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