LA GIORNATA DELLA MEMORIA VISSUTA A SCUOLA DAGLI STUDENTI TRA RECITE, TESTIMONIANZE ED INTERVENTI STORICI AL COMPRENSIVO “FRANCESCO CRISPI”

 Per le scuole la Giornata della Memoria è diventato un appuntamento importante  che riporta tutti ad un tempo lontano, atroce e incomprensibile legato alla follia umana: lo sterminio  degli ebrei e non solo nei campi di concentramento da parte dei nazisti. Ma il ricordo, seppur doloroso serve  per “Non dimenticare”

 Fra gli istituti che hanno deciso di “Non dimenticare” c’è ancora una volta il  comprensivo “ Francesco Crispi” di Ragusa che  ha voluto dedicare alla “Giornata della Memoria” un momento di riflessione con vari momenti di intrattenimento in auditorium.  Si è iniziato con la rappresentazione  teatrale “Scarpette rosse”  che ha visto protagonisti alcuni alunni della scuola media. La piéce è stata accompagnata da video e dalle musiche della professoressa Nadia Tidona, al violino, e del professore Francesco Emanuele alla chitarra.

La dirigente scolastica, professoressa   Maria Grazia Carfì,  ha poi dato il benvenuto agli ospiti presenti in auditorium tra cui il professore Michele Tarantino, studioso di Ebraismo e parte della comunità ebraica di Siracusa e la professoressa e scrittrice Marinella  Tumino, docente di Materie Letterarie presso l’ITIS   “Majorana”, ormai sezione staccata del “G. Ferraris” di Ragusa. La Carfì ha anche  sottolineato che il teatro aiuta nella formazione dei giovani e che la scuola, in quanto agenzia di istruzione e formazione, deve coadiuvare il lavoro che costantemente le famiglie svolgono.  Sono stati gli stessi  giovanissimi interpreti  ad esprimere grande entusiasmo per l’ attività svolta  seppur provata in meno di un mese lanciando in ricordo  questa giornata memorabile un loro messaggio: “Anche coloro che hanno vissuto in quel periodo, in quei luoghi, accanto a quell’orrendo massacro e non erano ebrei e non hanno parlato e non hanno reagito, hanno colpa quanto coloro che erano li per agire al servizio della follia”.

 Un grande merito va alle due insegnanti che li hanno guidati in questo percorso e che hanno notevole dimestichezza con il teatro: Simonetta Cuzzocrea e Vania Orecchio. Quest’ultima, emozionatissima, ha voluto evidenziare che “Scarpette rosse” è il frutto di una ricerca e di un  lavoro certosino da lei effettuato. “È una vera emozione – ha aggiunto- vedere questi giovani studenti impegnarsi a fondo in un lavoro di non semplice rappresentazione. Si vede e si sente che ci hanno messo il cuore”.

 A fine rappresentazione efficace e riflessivo l’intervento del  professore Michele Tarantino che ha portato i saluti del rabbino e si è complimentato per la sensibilità e per l’ attività svolta brillantemente dai ragazzi. Tarantino ha poi espresso  una riflessione sentita su Diaspora e Shoah rivolgendo ai giovani l’augurio che possano prendere spunto dagli eventi storici per far si che non si ripetano più sotto nessuna forma tragedie immani .

Toccante anche l’intervento  della professoressa Marinella  Tumino che qualche anno fa  ha realizzato un progetto,  “Treno della memoria” e prendendo spunto dalla rappresentazione, ha rievocato l’esperienza vissuta con i suoi studenti ed ha espresso l‘emozione nell’ essersi sentita piccola, indignata davanti all’ immensità di quei campi di sterminio, quelli di Auschwitz e Birkenau.
L ‘invito, rivolto soprattutto ai giovani che rappresentano il nostro futuro, è stato  quello di porsi come agenti di cambiamento della società. “ La scritta davanti al campo di Dachau che recita “ NE PLUS JAMAIS”,  mai più – ha detto la Tumino- ci invita, a tal proposito,  a riflettere e agire con impegno”.

La serata si è conclusa con un forte applauso da parte dei numerosi partecipanti che con elegante silenzio e grande interesse hanno seguito l’evento. Lo spettacolo verrà riproposto  ancora per tutti gli alunni della scuola media come monito e invito all’impegno.

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