LA FORZA DELLA SCONFITTA

Quante volte ci è capitato di inciampare durante il percorso della nostra vita?! Quante volte alla nostra divina immortalità si è sostituita la nostra umana mortalità?!

A volte ci sentiamo deboli e non riusciamo più ad andare avanti, allora qualcuno pensa di farla franca nel più semplice e orribile dei modi…. togliendosi la vita. Ragusa per anni è stata al centro dell’attenzione mediatica e popolare per la debolezza di giovani che per disperazione hanno deciso di gettarsi da un ponte, rotolando in aria e rovinando tra gli alberi.
Senza dubbio questo atteggiamento rileva un grande coraggio, ma spesso ciò emerge in momenti di pazzia e di instabilità mentale. Io non sarò di certo la soluzione per questi giovani che si sentono soli e disprezzati, ma di certo non lascerò che la società continui ad abbandonarli.
Viviamo una crisi di valori e di ordine etico e sociale. La nostra città è come una barca in balia delle onde, come un corpo dotato di tre essenze una materiale, un’altra razionale e un’altra metafisica.
L’essenza materiale corrisponde alle membra del corpo, le quali ci permettono di agire; L’essenza razionale è la mente la quale traduce in linguaggio chimico tutte quelle emozioni che riconduciamo all’essenza metafisica cioè l’anima.
La nostra società sta affrontando uno squilibrio in cui il corpo agisce autonomamente e così anche la mente e l’anima. L’anima pulsante di una società sono i cittadini i quali sono stati ridotti a mero corpo dal momento che la mente ha esteso il suo dominio squilibrando questa bilancia a tre bracci.

La nostra città, ma soprattutto i giovani hanno subito troppi soprusi a causa della negligenza del passato, a causa della mente fagocitante di qualche stratega politico. Oggi Ragusa è corpo senza anima, cemento senza uomini, negozi senza acquirenti, ma soprattutto città senza futuro. La povertà culturale di questa terra che vive di passato sta nutrendo l’ignoranza, sta cancellando la seconda parte dell’ipotetico libro “Ragusa prima e DOPO”.
Ragusa è una città senza capitale umano. Ogni anno perdiamo giovani menti che pur di veder riconosciuti i propri meriti salpano alla ricerca di chissà quale destino. Sogno una Ragusa più attrattiva, sogno non un porto materiale, ma un porto ideale dove i nostri coetanei possano attraccare e sviluppare le loro idee.
Siamo esseri effimeri che a causa di una società sempre più presente e sempre più burocrate vedono i propri sogni falcidiati e la propria speranza ridotta ad uno straccio.
Ogni singolo momento della nostra vita può presentare delle imperfezioni, delle sbavature, delle macchie di colore che sembrano aver rovinato il nostro dipinto, ma credo che se provassimo a cambiare punto di vista e uscire dagli schemi riusciremmo a dare un tocco di novità a quell’opera sbagliata. Siamo il frutto di continue tribolazioni, l’essere umano dalla sua imperfezione commette numerosi errori, ma è anche vero che attraverso gli errori riesce a costruire grandiose meraviglie.
In una discussione con una cara amica ci siamo imbattuti in spigolosi e rozzi dibattiti filosofici che però hanno prodotto degli ottimi risultati. Ci saranno sempre momenti di debolezza, in cui anche una semplice scelta sbagliata può farci crollare il mondo addosso, ma la nostra vita è fatta di orizzonti anzi la nostra vita è un orizzonte in cui sembra di aver visto la fine del mondo ma in realtà dietro quel confine immaginario si apre una nuova vita che si sostituisce alla brulla terra del passato. La bellezza dell’uomo è la sospensione, l’uomo cammina in equilibrio su un filo così come fa un trapezista, e ogni brutto momento, ogni crollo non deve lasciarci tramortiti a terra ma ci deve trasmettere la consapevolezza che ripartire si può e soprattutto con più tenacia di prima.

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