LA FIDEJUSSIONE PER I SERVIZI DI CONTROLLO VOLO DELL’AEROPORTO GARANTITA DALL’ISTITUTO DI CREDTO IBLEO

04 Nov 2012 08:48

La Banca Agricola Popolare di  Ragusa ha concesso la fidejussione alla gestione dell’aeroporto degli iblei per quanto attiene al controllo voli nello scalo comisano. Si tratta di una somma intorno ai due milioni e mezzo di euro l’anno a partire dal terzo anno di attività dello scalo ibleo perchè, come è noto i primi due anni sono già garantiti, con somme già accreditate al Comune casmeneo dalla Regione Sicilia.

La Banca Agricola ancora una volta si è dimostrata vicina alle problematiche del territorio garantendo i fondi necessari al controllo ma è chiaro che altri, in assenza di organismi statali che si sono più o meno elegantemente defilati, cioè il territorio dovrà far fronte alla spesa annuale garantita intanto dalla Banca Agricola Popolare. A cominciare dalla Regione per la quale il Presidente Crocetta dovrà farsi interprete delle esigenze di questa nostra terra che poeraltro avrà un ritorno decuplicato per tutto il territorio della Regione. In Puglia a fronte di una spesa strutturale di 53 milioini di euro la Regione ha avuto in un anno ricavi di oltre 3 milioni di euro che sono stati un vero e proprio ristoro per tutto il territorio pugliese. Con il milione di passeggeri l’anno a regime che si pensa arriveranno a Comiso il territorio siciliano incasserà più di un milione di euro spalmati in trasporto, ricettività, negozi, alberghi, ristoranti etc etc dando il via complessivo ad una fase economicamente unica nella storia della Sicilia almeno per quanto riguarda lo zoccolo sud orientale del Sud-est isolano.

Quindi facciamo bene i conti e non piangiamo più sulle “piccole” somme da sborsare per la piena efficienza dell’aeroporto e diamoci da fare per garantire ricettività, fruizione beni culturali, vacanze e turismo in genere nella nostra area.

Ed allora un appello va fatto all’on.le Pippo Di Giacomo rieletto all’Assenblea regionale per farsi interprete, certo non da solo, di questa esigenza che il territorio manifesta nei condfronti della Regione e che una volta almeno serva a garantire svilippo alla nostra terra da anni abbandonata a se stessa.